(UNWEB) – Perugia, - Facendo seguito ad atti analoghi che hanno consentito in questi quattro anni di operatività della Giunta Tesei di licenziare le varianti generali ai Piani Regolatori Generali (PRG) richieste da vari Comuni, come Giano dell'Umbria, Valfabbrica, Norcia, Montecastrilli, Torgiano e Gualdo Cattaneo si è tenuta nella sede dell'Assessorato regionale all'Urbanistica a Piazza Partigiani la Conferenza Istituzionale inerente il nuovo Piano Regolatore del Comune di Bevagna, che si è conclusa con la sottoscrizione del relativo Accordo, ai sensi dell'art. 29 della L.R. 1/2015, che permetterà al Comune di approvare il primo PRG della propria storia, dopo aver fino ad oggi operato in base al vecchio Programma di fabbricazione.
L'Accordo definitivo è stato siglato dall'Assessore regionale all'Urbanistica Enrico Melasecche e dal Sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa, la Provincia di Perugia era rappresentata dal responsabile dell'Ufficio Territorio e Pianificazione architetto Mauro Magrini. Presente, tra gli altri, il vicesindaco di Bevagna Giordano Antano.
A seguito della ratifica, il Comune di Bevagna potrà approvare in sede di Consiglio Comunale il nuovo Piano Regolatore Generale Parte Strutturale e successivamente procedere all'adozione del PRG Parte Operativa, ai sensi di quanto stabilito dalla L.R. 1/2015.
Per Bevagna - viene sottolineato dall'assessore Melasecche e dal sindaco Falsacappa, esprimendo piena soddisfazione – si tratta del raggiungimento di una meta importantissima per lo sviluppo del proprio territorio, nel rispetto delle sue peculiarità e dei suoi valori.
L'Assessore Melasecche, sensibile alle tematiche di sviluppo sostenibile del territorio umbro, con l'ausilio dei tecnici del Servizio regionale Urbanistica, ha seguito nel dettaglio la definizione dell'accordo, collaborando con la struttura comunale e provinciale.
Il Comune di Bevagna può ora dare corso al proprio sviluppo sociale, economico e territoriale connesso al nuovo Piano regolatore Generale, nel rispetto dei principi connessi alla sostenibilità, condivisi e promossi anche dalla Regione Umbria e dalla Provincia con il proprio PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) con le necessarie prescrizioni che tutelano le aree boscate, quelle sottoposte a tutela paesaggistica ed a rischio idrogeologico, sismico e idraulico, il rispetto degli insediamenti esistenti a valenza storico, architettonico e culturale, le fasce di rispetto, le aree di particolare interesse agricolo richiamando tutte le normative di settore.
La procedura – è stato sottolineato - ha avuto tempi lunghissimi: era infatti iniziata nel 2004 e non andata in porto a causa di vicende politiche e amministrative del passato, con nuovi ostacoli sopraggiunti poi a causa del terremoto e della pandemia da Covid-19, ma a grazie all'impegno comune di tutti e tre gli Enti oggi giunge finalmente a compimento per la parte strutturale di competenza regionale.