(UNWEB) Perugia. Il candidato sindaco: "Meno firme e più fatti: presidi capillari con i vigili di quartiere, riqualificazione del patrimonio edilizio contro le aree dormitorio e luoghi culturali e di socializzazione alternativi alla movida"
Perugia, 09 febbraio 2024 – "Meno firme e più fatti. Mentre i nostri amministratori comunali si fregiano di aver siglato - con tanto di presenza del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - un nuovo "Patto per Perugia sicura", i cittadini vivono sulla propria pelle una realtà che poco ha a che fare con le parole messe su carta".
Il candidato sindaco per Perugia Merita, Massimo Monni, sottolinea che "nonostante il lavoro e l'impegno delle Forze dell'ordine, i risultati a suo dire "positivi" snocciolati dal sindaco Romizi – ricordiamo che ha avuto ben 10 anni di tempo - ci consegnano una città che continua ad essere terreno fertile per chi commette reati".
Monni ricorda che solo qualche mese fa il Procuratore capo di Perugia. Raffaele Cantone, ha detto che l'Umbria, in particolare Perugia, è diventata "un hub per lo smistamento di ingenti partite di eroina", che sono aumentati i casi di violenza sessuale e che sono in crescita le denunce di reato, con oltre 7.500 procedimenti aperti contro persone note (+8 percento) e 15.000 fascicoli contro ignoti (+20%). Ricorda che "Fontivegge continua ad essere teatro di continui episodi di criminalità"; che "i cittadini sono vittime di continue ondate di furti, nelle case come nelle attività commerciali, in centro storico come nelle aree di Collestrada, Balanzano e San Sisto, dove i commercianti stanno valutando di costituire un comitato per far valere le proprie preoccupazioni sulla sicurezza".
Intanto per "giustizia e sicurezza" nel 2023 Perugia è scesa di 6 posizioni nella classifica delle Province stilata dal Sole24 Ore.
"Il Patto esiste da anni – evidenzia ancora Monni - avremmo già dovuto vedere la città presidiata in maniera più capillare con i vigili di quartiere, soprattutto nelle aree più a rischio, magari con il contributo degli istituti di vigilanza privata e degli stessi cittadini. Non basta illuminare gli spazi bui, avremmo già dovuto intervenire con una riqualificazione del patrimonio edilizio indirizzata a contrastare la diffusione di palazzi popolosi che hanno trasformano interi pezzi di Perugia in "dormitori" dove è facile che la malavita si annidi.
E ancora: "Una risposta vera sarebbe stata stringere una collaborazione più strutturata con tutto il mondo dell'associazionismo attivo in città per riqualificare lo spazio pubblico come luogo di incontro, cultura e socializzazione, in centro come nelle periferie, preoccupandosi di recuperare la carenza di centri culturali, biblioteche, sale cinema, di spazi aperti e gratuiti, soprattutto per i nostri giovani, come alternativa alla cosiddetta movida".
"Queste alcune delle prime cose - conclude il candidato sindaco - che Perugia Merita per la sua sicurezza. Intanto mettiamo pure le firme, è un punto di partenza che accogliamo con molto favore pensando a quanto si potrà fare in futuro per la nostra città".