(UNWEB) Perugia, "Gli ultimi dati Istat sull'accessibilità dei servizi per gli umbri, incrociati con quelli relativi agli anziani dell'Umbria, elaborati dalla Regione Umbria, fanno emergere uno spaccato sempre più complicato per gli umbri, tantopiù per gli anziani". Così in una nota la segretaria generale della UilP dell'Umbria, Elisa Leonardi, nella quale esprime "preoccupazione e allarme".
"L'interessante report Istat – dice Leonardi – prende in riferimento gli over 18 e il loro utilizzo dei servizi, dalle Asl all'Anagrafe comunale, passando per Poste o farmacie. Ciascuno di questi servizi, dopo la pandemia, ha ripreso attività in presenza, nonostante i livelli del 2019 siano lontani. In quasi tutti le attese sono di 20 minuti. Per il ritiro pensioni delle Poste, quasi il 40 per cento attende però oltre 20 minuti. L'altro elemento che lascia attoniti è che il 17,9 per cento delle famiglie umbre dichiari difficoltà nel raggiungere le farmacie del territorio, il quinto dato peggiore a livello nazionale. La farmacia è, o almeno dovrebbe essere, un servizio accessibile a tutti, soprattutto agli anziani e a chi si trova nel disagio".
"L'accessibilità dei servizi come Poste e Farmacie – continua Leonardi – è fondamentale per assicurare una vita serena ai cittadini, soprattutto agli anziani in una regione con molte aree interne e con un consolidato invecchiamento della popolazione. Al 1° gennaio 2023, oltre un quarto dei residenti in Umbria ha almeno 65 anni. Gli over 65 sono, infatti, 228.572 e rappresentano il 26,8% della popolazione, di questi quasi la metà (105.930 unità, il 12,4% del totale) appartiene alla fascia d'età dei «giovani anziani» (65-74 anni); 81.682 (il 9,6% dei residenti) costituiscono la classe degli «anziani» (75-84 anni) e oltre 40mila (40.960 unità, il 4,8% degli umbri) sono i «grandi anziani» (con età superiore a 85 anni). A prevalere è la componente femminile (le donne sono il 55,9% tra gli over 65) che aumenta progressivamente con l'avanzare dell'età: se nella classe 65-74 anni le umbre sono il 52,6%, tra gli over 85 arrivano a rappresentare il 65,5%; tra gli ultracentenari, si contano 326 donne su 386 (l'84,5%)".
"In questo quadro va ribadito come gli anziani vivano prevalentemente nei piccolissimi comuni, quelli più esposti alla contrazione dei servizi. Stando al report della Regione, il 30 per cento della popolazione è over 65 nell'Orvietano, il 28,8 nell'eugubino gualdese, il 28,3 nella media valle, il 27,3 nel Trasimeno e il 28,1 in Valnerina. Tutte aree interne dove spesso anche i grandi gruppi bancari decidono di disinvestire chiudendo gli sportelli e aumentando ancora di più le condizioni di disagio e incentivando lo spopolamento. I dati Istat, incrociati con la fotografia scattata dalla Regione, avvalorano le segnalazioni che quotidianamente riceviamo quanto a code e attese a Poste e Farmacie. Serve dunque un piano chiaro, che non metta al centro il profitto ma l'assicurazione dei servizi a tutto il nostro territorio e a tutti i cittadini".