margheritascoccia(UNWEB) Umbria Notizie ha deciso, per il ballottaggio del 23 e 24 giugno 2024 del Comune di Perugia, di dare la possibilità alle due candidate a Sindaco, Vittoria Ferdinandi e Margherita Scoccia, di fare un appello al voto tramite il nostro giornale, ponendo loro quattro domande.

Nel rispetto della “Par condicio” abbiamo inviato poste elettroniche, nello stesso giorno ad entrambe le candidate ed atteso sino a quest'ora per pubblicare le risposte. Ci sono arrivate in Redazione le dichiarazioni della sola Margherita Scoccia, che pubblichiamo qui di seguito.

Margherita Scoccia: «Vinciamo noi. Impegno e responsabilità verso Perugia nostro tratto distintivo»

«Noi uniamo e non dividiamo la città»

Per quali motivi gli elettori dovrebbero scegliere lei alla carica di Sindaco?

Le mie idee non rappresentano slogan e non sono caratterizzate dalle ideologie. Gli elettori mi sceglieranno perché mi farò carico delle aspettative e dei bisogni di tutta la città, ripeto, di tutta la città, unendo e non dividendo, come è stato fatto dalla controparte dal primo minuto di questa lunga campagna elettorale. In questa elezione non c’è nessuna coppa in palio, in palio c’è qualcosa di molto più grande ossia il destino di una città che adesso è davanti a un bivio e può scegliere se ripiegarsi nell’ideologia e nel passato oppure andare avanti in uno sviluppo responsabile.

Quale sarà il primo o i primi provvedimenti che prenderebbe se fosse eletta a sindaco di Perugia?

Ho in mente un piano strade decennale da 100 milioni, di cui 40 subito, per rimettere a posto tutte le strade di Perugia. Contestualmente mi occuperò del Piano Regolatore che dovrà saper guardare avanti e offrire un segnale di continuità sulle opere pubbliche. Quindi nuove opportunità di sviluppo e di lavoro per l’intera città.

Secondo lei per il ballottaggio, posto che siano confermati i consensi rispettivi avuti nel primo turno, sarà più decisivo il voto degli indecisi che nel primo turno non si sono espressi, i voti disgiunti o quelli di coloro che hanno votato i tre candidati non passati?

Sarà decisivo il voto dei perugini e quello non è possibile incassettarlo in contenitori puramente teorici. La gente mi ferma per strada e mi dice che il nostro progetto di città li convince molto di più e che non siamo fuffa. Un anziano nei giorni scorsi mi ha bisbigliato nell’orecchio: «Vinci, Margherita vinci per i miei nipoti». È un testa a testa, vinciamo noi.

La campagna elettorale si è un po’ contraddistinta come un confronto tra un rinnovamento di temi e metodi politici (Ferdinandi) e la continuità e pragmaticità di governo (Scoccia). Si ritrova in questi schemi e come definirebbe questi due termini con riferimento alla sua proposta politica e a quella della sua avversaria?

Ho parlato di temi, idee e progetti dall’inizio, diversamente da Vittoria molto impegnata nelle sue sorridenti arringhe in cui gridava di sogni, anime e felicità. Parole vuote. Su Perugia grazie a noi atterrano mezzo miliardo di progetti, qualcosa che non si è mai visto prima. Rappresento la continuità di un progetto che ha fatto dell’impegno e della responsabilità verso i cittadini il proprio tratto distintivo. In ogni nostra azione ci sono state e continueranno ad esserci le persone, si fa il bene di una comunità non predicandolo ma praticandolo e, nel fare il sindaco, lo si pratica solo con atti e concretezza.


 AVIS

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