Una delegazione dell'associazione umbra è volata a New York per incontrare gli umbri di casa in America e per raccontare a tour operator e stampa specializzata la proposta di turismo delle radici dedicata agli italo discendenti
(UNWEB) PERUGIA, – Italea Umbria vola a New York per incontrare gli italiani che vivono all'estero, italo discendenti di seconda e terza generazione, a caccia delle proprie radici. Una vera e propria "missione" che ha come obiettivo la valorizzazione di quei luoghi dai quali nonni e bisnonni partirono ad inizio '900 carichi di speranze e oggi poco battuti dal turismo tradizionale.
Italea, programma di promozione del Turismo delle Radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) all'interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU - ha infatti come obiettivo quello di attrarre italo discendenti di seconda e terza generazione che vivono all'estero a vogliono esplorare i luoghi d'origine degli antenati, immergersi nella cultura locale, visitare il paese legato alla propria famiglia.
Italea Umbria, l'Associazione incaricata di diffondere il Turismo delle Radici nella Regione Umbria, ha portato una propria delegazione a New York dal 9 al 15 ottobre scorsi per raccontare agli italo discendenti tradizioni e storie proprie del territorio umbro e per incontrare tour operator e addetti ai lavori.
Nello specifico la delegazione ha partecipato all'evento "Radici Umbre. Italian Roots: discovering the origins of your story", che si è svolto all'interno dello show room Listone Giordano a Soho. In un ambiente informale e stimolante Italea Umbria ha incontrato gli umbri che da molto tempo vivono a New York City. L'incontro si è svolto in collaborazione con UniStra e ha visto l'intervento del prof. Roberto Dolci, responsabile del progetto dell'università per gli Stranieri in USA e responsabile dell'ufficio USA per l'università per gli Stranieri, sul tema "L'importanza della conoscenza della lingua italiana per la riscoperta delle proprie radici". Sono intervenuti anche il prof. Alberto Sorbini, responsabile scientifico del progetto e Filippo De Capitani, manager teatrale che ha fondato il Perugia Club New York Cityprof.
Italea Umbria, durante il suo soggiorno a New York ha inoltre preso parte ad un incontro con tour operator, stampa specializzata e addetti ai lavori ai quali è stato raccontato il grande valore emotivo del progetto Italea in grado di attivare, proprio a partire dal senso di appartenenza, flussi turistici importanti per il territorio locale e quindi un indotto economico anche per quei luoghi lontani dai percorsi di turismo più tradizionale.
A conclusione dell'esperienza newyorkese, la delegazione umbra ha preso parte al gala organizzato come ogni anno dalla Columbus Citizens Foundation alla presenza della comunità italo americana newyorkese e ha sfilato alla Columbus Day Parade dalla Fifth Avenue fino a Central Park al seguito del carro di Italea, insieme alle Italea delle altre regioni presenti.
Cos'è il progetto Italea?
L'iniziativa, promossa nel corso del 2024, Anno delle Radici Italiane nel Mondo, è indirizzata a chi vive all'estero e vuole esplorare i luoghi d'origine dei propri antenati, immergersi nella cultura locale, visitare il paese legato alla propria famiglia e, in alcuni casi, ricostruire eventi familiari significativi. L'obiettivo di Italea è infatti quello di promuovere questa particolare forma di turismo che si concentra sulla riscoperta delle origini culturali e familiari delle persone e lo fa attraverso una rete di 20 gruppi, uno in ogni regione, che hanno il compito di informare, accogliere e assistere i viaggiatori: le Italee Regionali.
Il progetto si rivolge sia a coloro che già conoscono le proprie origini italiane e desiderano pianificare un viaggio in Italia sia a chi vuole ricostruire la propria storia personale. Italea ha infatti l'obiettivo di incoraggiare gli 80 milioni di italiani, italo discendenti e oriundi italiani nel mondo, a riscoprire le proprie radici attraverso l'organizzazione di un viaggio nei luoghi di partenza dei loro antenati, promuovendo così un modello di turismo sostenibile e favorendo la crescita economica dei piccoli centri, mete principali dei viaggi delle radici.
*** in allegato il comunicato stampa ed alcune foto