(UNWEB) "Il consiglio direttivo di Auri guidato da Sisti (PD) ha deciso di bloccare il termovalorizzatore previsto dal Piano regionale dei rifiuti varato dal Centrodestra con il contributo fondamentale della Lega, adducendo una motivazione tecnica tutta da accertare, ma che sottende un'evidente volontà politica dichiarata a più riprese anche in campagna elettorale. Questo è il primo e pericoloso passo indietro che il campo extra-large della Presidente Proietti sta facendo compiere all'Umbria a causa di veti ideologici che causeranno una paralisi amministrativa che porterà la regione al collasso.
Smettano con la retorica pseudo ambientalista e dicano chiaramente come credono di riuscire a chiudere il ciclo dei rifiuti senza ricorrere alla termovalorizzazione. Intendono forse ampliare ulteriormente le discariche oppure magari portare i rifiuti fuori dalla nostra regione? Entrambe decisioni che si ripercuoterebbero negativamente sulle tasche degli umbri con un significativo aumento della TARI. In Umbria il campo extra-large non solo si pone in totale contrasto con le direttive varate dall'Unione Europea e sostenute anche dagli europarlamentari di sinistra, ma anche in netta antitesi con le scelte attuate nelle regioni dove governavano da sempre, come Emilia-Romagna e Toscana. Con la Lega l'Umbria stava correndo verso il futuro, ora è ostaggio dei 'no' e del pseudo ambientalismo da salotto della sinistra: il governo Proietti non è ancora iniziato e già gli umbri cominciano a pagarne le disastrose conseguenze". Così in una nota il Segretario della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti.