MelaseccheNota di Enrico Melasecche (Lega) dopo l’annunciata sospensione del volo Perugia-Orio al Serio: “Presenteremo una serie di interrogazioni sul tema trasporti”

(UNWEB)  “Chi pensava di risolvere i problemi dell’Umbria con quintali di parole ripetitive e piene di nulla non ha capito cosa significa governare questa Regione. Il primo, immediato, banco di prova sarà il mantenimento delle rotte aeree, con il finanziamento di tutti i soci di quanto dovuto, e la progettazione urgentissima, già da noi finanziata, della stazione Medio Etruria”. Lo dichiara, commentando l’annuncio della sospensione del volo Aeroitalia tra Perugia e Orio al Serio, il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa, Enrico Melasecche.

“Tutti coloro che si sono fin qui adoperati – sottolinea il consigliere di opposizione - per costruire anche quella nuova rotta, a cominciare da Donatella Tesei, con cui abbiamo messo l’anima nel conseguire i brillanti risultati di questi anni, sanno le enormi difficoltà che abbiamo dovuto incontrare per rompere il muro dell’isolamento costruito dalla sinistra fino al 2019, dopo decenni di errori e risultati anche drammatici, su tutti i fronti: aereo, ferroviario, stradale e nella gestione del trasporto pubblico locale. Parlare poi da parte di qualche buontempone di iniziativa elettorale per la rotta aeroporto San Francesco-Orio al Serio (direttamente su Linate il sabato e la domenica nella fase iniziale mancando gli slot per i giorni feriali) fa soltanto sorridere perché a marzo di quest’anno le vicende elettorali erano ancora ben lontane. Piuttosto la creazione di nuove rotte ed il loro mantenimento è stato il frutto di un lavoro certosino, coraggioso, senza un attimo di tregua, utilizzando le magrissime risorse a disposizione, con i due Comuni di Perugia ed Assisi, entrambi soci e principali fruitori dei vantaggi, che non hanno mai versato quanto la Corte dei Conti sembra ormai aver accertato come dovuto, con la necessità adesso di far fronte al pagamento delle quote arretrate”.

“Come assessore regionale ai trasporti – ricorda Enrico Melasecche - ho cessato di operare dalla data delle elezioni e la nostra Giunta aveva impegnato la società di gestione dello scalo (Sase) a presentare il piano industriale nell’assemblea del 15 dicembre scorso, data rinviata inspiegabilmente sine die dalla neo presidente, nonostante fossero a tutti ben presenti i problemi sul tappeto. In quella seduta dovevano essere presentate tutte le iniziative e le strategie sul mantenimento delle nostre rotte e su quelle che da tempo andavamo creando. Il governo di una Regione non consente soluzioni di continuità o cali di attenzione sui problemi che incombono e che sono moltissimi. Il 20 ottobre già la neo residente sapeva di essere eletta e dalla sua proclamazione doveva raccogliere il testimone come in una gara di velocità perché la vita di 850 mila umbri dipende anche da lei. Abbiamo viceversa assistito a liti fra i partiti per la spartizione degli incarichi, al rimescolamento delle deleghe e alla creazione anche di quella per la conseguire la Pace nel mondo, obiettivo certamente condiviso ma difficilmente alla portata di un assessore locale per quanto esperto in materia. Tutti i comunicati stampa, gonfi di ridondanze d’altri tempi ma vuoti della minima concretezza, hanno già segnato una enorme differenza fra il senso di responsabilità della Giunta di centrodestra rispetto al vuoto strategico ed alla confusione di idee che emergono dalle esternazioni di questo primi due mesi dalle elezioni”.

“Credo – prosegue il capogruppo della Lega - che nessuno possa oggi ingannare più gli umbri come facilmente avviene in campagna elettorale. Qual è il piano industriale per l’aeroporto della Giunta Proietti? Quali risorse intende impegnare? Intende far pagare quanto dovuto ai soci Perugia e Assisi oppure pensa di mantenere un aeroporto internazionale che ha portato ad un incremento importantissimo nel turismo regionale con la fiscalità generale di tutti gli altri umbri che comunque, in queste condizioni di assenza partecipativa, non riesce ad agganciare hub fondamentali fra cui Francoforte? Non una parola su tutto questo è stata impegnata in campagna elettorale, vuoto assoluto. E non prendiamo in giro i cittadini con la tecnica della furbizia perché ha le gambe cortissime, dichiarando di iniziare con l’ascolto dei cittadini perché costituisce la più grande presa in giro della democrazia che impone a chi si propone di avere idee e progetti chiari confrontandosi con gli avversari su questo e non di certo sulla bellezza del Creato e sui versetti del Cantico delle creature. Sulla Medio Etruria, soluzione per rompere l’isolamento ferroviario della fascia centrale dell’Umbria, tema che la Giunta Tesei ha affrontato con forte determinazione verso l’unica soluzione ragionevolmente utile (tutto certificato dal documento conclusivo di 65 pagine predisposto da RFI, con l’assenso di Trenitalia e Italo, peraltro migliorando non di poco la soluzione che la sinistra prima di noi aveva ipotizzato), abbiamo persino ottenuto dal CIPESS i dieci milioni per la progettazione a Creti. Vogliamo andare avanti oppure ricominciare daccapo per altri venti anni di nulla o quasi? Il Frecciarossa di Perugia, pagato con risorse regionali, è stato da noi consolidato e migliorato non di poco con la fermata di Terontola. Quello di Orte ottenuto finalmente quando la sinistra imponeva di andare prima a Roma e poi risalire a Nord perdendo un’ora preziosa nei tempi di percorrenza ha migliorato in modo indiscutibile i tempi per l’Umbria del Centro Sud per giungere a Milano Centrale in 3h e 7’. Possiamo accontentarci di questo e del terzo in arrivo sul Ravenna-Roma-Salerno? Non credo proprio”.

“Intanto – conclude Enrico Melasecche - il tempo trascorre invano senza che la trasparenza delle proposte abbia fin qui dato un minimo segnale. Nessuno pretende ovviamente la soluzione immediata ma di certo neanche il blocco delle procedure ben avviate, pena la stasi di un’Umbria che pure fra le drammatiche difficoltà, dal covid all’incremento repentino dei costi di costruzione, aveva decisamente intrapreso la strada della ripresa e delle riforme su tutti i settori di competenza. Se fosse questo il rinnovamento che si cita a pappagallo, senza riempirlo di contenuti, c’è da essere veramente preoccupati. Così dicasi per la gara del TPL, portata da noi alla soglie dell’apertura delle buste per la richiesta di partecipazione che porterà ad una modernizzazione decisa, finalmente nella legalità e nella massima efficienza anche con il rinnovo della totalità del materiale rotabile, come abbiamo voluto per quello ferroviario. Così dicasi per il Nodo di Perugia, in cui i nuovi attori, dalle poche idee molto confuse, dichiarano di voler riflettere non si sa per quanti anni ancora mentre ogni giorni decine di migliaia di camionisti e automobilisti imprecano contro la politica inconcludente che non ha mai affrontato quel problema se non nei soliti convegni di maniera. Presenteremo una serie di interrogazioni precise su tutti questi temi perché il nuovo anno è ormai giunto, i problemi incombono urgentissimi, e l’Umbria non può permettersi il lusso di perdere un solo aereo, un solo treno, né una traccia di quelle assegnate, ma neanche un solo autobus”.


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