IMG 20250104 WA0001(UNWEB) - Perugia   Il tema del Giubileo è stato al centro di un incontro che si è svolto ieri a palazzo Chigi tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, la presidente della Regione Stefania Proietti e alla presenza anche del presidente del Comitato per l'ottavo centenario francescano Davide Rondoni. 
Nel merito della riunione si è affrontata la questione dell'accoglienza dei notevoli flussi previsti per i tanti appuntamenti giubilari che dopo Roma toccheranno di sicuro l'Umbria. La presidente Proietti ha sottolineato che ci sarà "necessità di attrezzare la regione e quindi i vari comuni con spazi adeguati e funzionali ma anche trasporti pubblici potenziati per accogliere al meglio i milioni di persone che si riverseranno nelle città dell'Umbria nel 2025". 
Per fare ciò, ha sempre fatto presente la presidente della Regione, saranno indispensabili risorse che attualmente non ci sono - in quanto mai richieste finora al Governo - per assicurare servizi di accoglienza, trasporti e sicurezza. 
Nel corso del 2025 in Umbria sono in programma altri eventi di rilievo internazionale, come la canonizzazione di Carlo Acutis che - pur avvenendo a Roma - certamente richiamerà migliaia e migliaia di pellegrini e di giovani ad Assisi, e l'ottavo centenario del Cantico delle Creature che si inserisce nelle celebrazioni francescane che culmineranno nel 2026 con il grande centenario del transito di San Francesco. 
Al termine dell'incontro, il sottosegretario Mantovano ha proposto di istituire entro il mese una cabina di regia 'Umbria Giubileo 2025' per individuare al più presto fondi da destinare alla regione in questo anno straordinario del Giubileo. 
La presidente Proietti istituirà allo scopo un apposito 'ufficio speciale' per il Giubileo, che ha tra i primi obiettivi quello di quantificare e il più possibile organizzare i significativi flussi di turisti e pellegrini che si apprestano ad arrivare in Umbria da ogni parte del mondo, allo scopo di coinvolgere l'intera regione in un sistema di accoglienza diffuso che dall'anno giubilare si estenda fino al centenario del 2026.

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