IMG 20250205 WA0018(UNWEB) – Perugia  – Oltre 25mila LP, 7mila CD, 1.800 nastri magnetici e oltre 15mila partiture e spartiti: è solo una parte dello straordinario patrimonio custodito dalla Fonoteca Oreste Trotta di Perugia che, con la sua straordinaria raccolta di musica classica, jazz, pop, rock ed etnica, rappresenta un punto di riferimento nazionale per la ricerca e la divulgazione musicale.

E proprio con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più accessibile a studiosi, musicisti e cittadini questo inestimabile patrimonio culturale che racconta la storia musicale dell'Umbria e del mondo, il vicepresidente della Regione Umbria, con delega alla Cultura, Tommaso Bori, stamani ha visitato la sede della Fonoteca, nel cuore del centro storico di Perugia e anche l'adiacente Centro di documentazione del Teatro stabile dell'Umbria con l'auspicio di creare un unico centro di documentazione.

"La Fonoteca – ha detto Bori nel corso della visita finalizzata anche a conoscere il personale e gli operatori che vi lavorano – custodisce un patrimonio prezioso che si tramanda negli anni grazie alla sapiente attività di tutto il personale impegnato nella ricerca, valorizzazione, catalogazione e custodia. Un'istituzione unica nel suo genere – ha proseguito - memoria viva della nostra identità musicale, dove la cultura si fa esperienza e condivisione".

Durante l'incontro è stata ripercorsa la storia della Fonoteca, che nasce dall'acquisizione del fondo discografico e librario appartenuto al notaio perugino Oreste Trotta, appassionato collezionista di musica colta occidentale. Da allora, il patrimonio si è ampliato in maniera significativa grazie a importanti donazioni private tra cui le prestigiose collezioni Alba Buitoni e Thomas Briccetti, che testimoniano l'attività musicale e concertistica del territorio umbro nella seconda metà del Novecento. Dal 2002, la Fonoteca è gestita direttamente dalla Regione Umbria attraverso il Servizio Risorse culturali, Musei, Archivi e Biblioteche, offrendo servizi essenziali come l'ascolto da qualsiasi supporto analogico o digitale, la consultazione di spartiti e dizionari musicali, e il prestito di copie digitali delle opere in catalogo.

"Questo luogo – ha sottolineato il vicepresidente - è a tutti gli effetti un centro di documentazione e ricerca di alto livello, che permette di preservare e tramandare un'eredità artistica di inestimabile valore che in futuro dovrà essere sempre di più messa a disposizione del pubblico, anche attraverso una ridistribuzione degli spazi resi un po' angusti anche a seguito di materiali sopraggiunti negli anni grazie a nuove donazioni".

"La mia presenza qui oggi non vuole essere un incontro formale, - ha proseguito - ma testimonia il chiaro intendimento di voler sostenere con iniziative e progetti mirati, la vitalità culturale di questo centro, affinché possa continuare a essere un luogo di incontro, di studio e di ispirazione per le nuove generazioni, dialogando con i centri di alta formazione, a partire dai due conservatori e con il centro di documentazione del Teatro stabile dell'Umbria, contiguo alla Fonoteca sia fisicamente, che per tematiche, creando così un unico polo di documentazione e ricerca".

E rinnovando il proprio impegno nella tutela e nella promozione del patrimonio culturale, il vicepresidente ha visitato la biblioteca del centro studi "Sergio Ragni" del Teatro stabile dell'Umbria e a fine visita ha rinnovato il proposito di valutare l'attivazione di un percorso con il Comune di Perugia per creare un polo unico di documentazione, che possa diventare un punto di riferimento nella crescita culturale, sociale e identitaria della comunità.


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