(UNWEB) “Abbiamo presentato una mozione d’ordine per chiedere l’apertura al pubblico della seduta, visto che Andrea Ferroni non è un qualsiasi cittadino, ma una figura politica legata da un rapporto fiduciario all’attuale amministrazione comunale, nonché l’esponente di un movimento politico”. E’ quanto avvenuto nella seduta congiunta della II e IV commissione, che si è tenuta questa mattina a Palazzo dei Priori, per discutere l’odg della minoranza su “Gravissime ed offensive dichiarazioni del capo di gabinetto del sindaco Ferdinandi in ordine al Giorno del ricordo, all’eccidio delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata – Richiesta revoca dell’incarico”. Applicando gli articoli 28 e 49, comma 3, del regolamento consiliare la seduta si è svolta a porte chiuse.
A darne conto in una conferenza stampa nell’atrio del palazzo, “proprio davanti al grifo e al leone che sottolineano il significato altamente simbolico e rappresentativo di questo luogo”, sono stati i consiglieri di opposizione Margherita Scoccia, Riccardo Mencaglia, Elena Fruganti, Nicola Volpi, Clara Pastorelli, Paolo Befani (Fratelli d’Italia), Leonardo Varasano (Progetto Perugia), Edoardo Gentili (Forza Italia), Chiara Calzoni (Perugia Civica). Con loro anche l’ex consigliere comunale della Lega Lorenzo Mattioni e il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Filippo Vitali.
“La seduta era stata indetta a porte chiuse invocando norme del regolamento consiliare – ha ricordato Mencaglia -, ma noi, una volta iniziati i lavori, abbiamo rilevato la particolarità del caso con una mozione che però è stata bocciata a maggioranza. Successivamente abbiamo ritenuto opportuno un rinvio per un approfondimento volto a capire come ottenere una seduta aperta. Noi non vogliamo fare processi a nessuno. Auspichiamo che la sindaca e il suo staff accolgano la possibilità di un confronto trasparente e partecipato su temi molto delicati e che meritano attenzione”.
“Ribadiamo che Andrea Ferroni non è un dipendente comunale qualsiasi poiché riveste un ruolo di natura politica e non solo amministrativa – ha sottolineato anche Margherita Scoccia -. Di fatto si tratta di una figura simile a un capo di gabinetto, che peraltro è la qualifica che compare sul sito istituzionale dell’ente. Siccome intendevano esprimere le nostre riflessioni riguardo a sue dichiarazioni postate online, non così lontane nel tempo, connesse all’eccidio giuliano-dalmata, ci pareva ovvio favorire una discussione più aperta possibile. Per il resto sappiamo quale sia la posizione sul 10 febbraio dell’amministrazione comunale: ci siamo infatti congratulati per la partecipazione alla commemorazione ufficiale”.
Filippo Vitali ha infine notato che “le precisazioni di Ferroni sono state rese note solo ieri, a circa un mese dalla lettera che era stata inviata da Raffaella Rinaldi, presidente del Comitato 10 febbraio”.