Thomas De Luca 1(UNWEB)– Perugia, – La Regione Umbria rafforza il proprio impegno nella tutela e nella sicurezza delle aree montane stanziando 1.925.000 euro per interventi di contrasto al dissesto idrogeologico attraverso il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT). La decisione è stata assunta con la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Ambiente Thomas De Luca.

Il piano prevede dodici interventi mirati finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e del rischio idrogeologico da frana, distribuiti in vari comuni umbri e realizzati da soggetti pubblici attuatori.

"Questo provvedimento – afferma l'assessore all'Ambiente Thomas De Luca – è un'azione concreta di prevenzione e presidio, necessaria per proteggere le nostre comunità montane dagli effetti sempre più gravi del dissesto idrogeologico. Abbiamo deciso di distribuire equamente le risorse su tutto il territorio regionale, secondo priorità legate alla fragilità del suolo e alla frequenza degli eventi meteorologici estremi".

L'importo complessivo è stato così suddiviso: 1.030.000 euro per il rischio idrogeologico da frana e 895.000 euro per il rischio idraulico.

Gli interventi da finanziare sono stati selezionati sulla base di criteri di urgenza, documentati attraverso relazioni tecniche, ordinanze sindacali e verifiche di vulnerabilità effettuate dalle sezioni regionali competenti. Le proposte trasmesse dalle amministrazioni locali e valutate dai tecnici regionali si riferiscono ad eventi franosi recenti, situazioni di interruzione della viabilità locale e necessità di ripristino di sezioni idrauliche compromesse in numerosi comuni, tra cui Terni, Fabro, Calvi dell'Umbria, Nocera Umbra, Città di Castello e Piegaro.

Nel dettaglio tecnico, la Regione ha evidenziato che gli interventi idraulici saranno finalizzati alla riqualificazione e alla regolazione dei corsi d'acqua, con opere come la rimozione della vegetazione, la ricostruzione degli argini, la riprofilatura degli alvei e l'eliminazione di ostacoli che provocano rallentamenti nel deflusso o situazioni di esondazione. Per le aree soggette a frana, invece, si interverrà sulla stabilizzazione delle scarpiate, sul consolidamento del terreno e sulla riapertura in sicurezza della viabilità locale, attualmente soggetta a limitazioni o chiusure.

Il provvedimento prevede, inoltre, che i lavori siano completati entro il 31 agosto 2028, come stabilito dal decreto ministeriale dell'11 dicembre 2024. In particolare, entro il 31 dicembre 2026 le Regioni dovranno trasmettere al Dipartimento per gli Affari regionali tutte le informazioni necessarie per le attività di monitoraggio intermedio, mentre entro la fine del 2028 dovranno essere concluse le attività e rendicontate le spese.

La Regione Umbria ha già provveduto, con apposito atto amministrativo, all'iscrizione dell'intera somma nel bilancio regionale per il biennio 2025/2027. L'atto sarà trasmesso ai livelli di governo competenti, mentre la documentazione sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria per garantire la massima trasparenza.

"Sicurezza, manutenzione, adattamento climatico – conclude De Luca – sono le parole chiave di questa programmazione. Abbiamo il dovere di investire in modo intelligente ed efficace per prevenire i danni, tutelare la vita delle persone e garantire la funzionalità delle infrastrutture locali".


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