foto corso tacito(UNWEB) TERNI  – “La rinuncia odierna da parte della Regione Umbria a discutere la sospensiva e la richiesta di rinvio per la discussione nel merito della vicenda (nuova seduta del Tar il 27 gennaio, ndr) è un passo avanti ma non è soddisfacente, poiché nel frattempo trascorreranno quasi 3 mesi”. A dirlo è il vice Presidente Francesco Maria Ferranti a proposito della questione stadio-clinica e del ricorso al Tar da parte della Regione.

“Saranno tre mesi persi – dichiara il vice Presidente - per ottenere ciò che è giusto per Terni, per l’Umbria del sud e per i ternani e cioè avere un’equa ripartizione nel territorio umbro delle risorse stanziate dalla Regione per la sanità privata accreditata e convenzionata, poter usufruire di un servizio sanitario non caratterizzato da liste d’attesa interminabili e secondo il principio della prossimità della prestazione non costringendo gli utenti a spendere significative risorse per recarsi fuori dai confini provinciali e regionali come spesso avviene”.

Sempre Ferranti sottolinea poi che “allo stesso tempo è giusto che il Comune di Terni possa dotarsi di un moderno stadio con attività collaterali anche produttive dal punto di vista economico e che concluda la riqualificazione dell’area ex Staino, un tempo zona urbana di degrado, oggi invece un fiore all’occhiello sotto l’aspetto del recupero urbanistico.

Un recupero che si unisce alle piscine dello stadio e il Palaeventi e che con lo stadio rappresenterebbe l’ambiziosa cittadella dello sport. Detto questo – conclude il vice Presidente - resto fiducioso sul fatto che la Regione, proseguendo i suoi approfondimenti, rinunci nelle prossime settimane anche alla discussione nel merito, e dimostri di voler amministrare l’Umbria in modo equo e utile”.


 Totem plasma definitivo con loghi