(ASI) Perugia– “Abbiamo avviato con Rfi un confronto ed un percorso per verificare la fattibilità del trasferimento del l'infrastruttura ferroviaria della ex Fcu all'azienda che gestisce l'intera infrastruttura ferroviaria italiana”. È quanto comunica la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha avuto un incontro assieme all'assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, ed al direttore regionale e presidente di Umbria Mobilità, Lucio Caporizzi, con i vertici del gruppo Fs e di Rfi, rappresentati rispettivamente da Renato Mazzoncini, amministratore delegato di FS, e Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI.
La presidente Marini, dopo aver illustrato le linee di fondo del Piano Regionale recentemente approvato, ha riproposto all’attenzione dell’Amministratore del Gruppo FS la questione della rete ferroviaria regionale della ex FCU oggi gestita dalla società Umbria Mobilità spa.
“Questa rete – ha sottolineato la presidente Marini – svolge e può continuare a garantire una funzione fondamentale nel sistema della mobilità regionale rappresentando l’asse longitudinale su cui appoggiare l’organizzazione i servizi di livello metropolitano e anche quelli regionali tra i principali insediamenti dell’Umbria e grazie al quale riconfigurare, in un’ottica di maggiore integrazione e sostenibilità, il sistema complessivo dei servizi di TPL regionali. Tale infrastruttura, come è noto, richiede significativi investimenti straordinari di carattere manutentivo sull’armamento ferroviario in aggiunta a quelli in fase di esecuzione e quelli già programmati di imminente avvio, come ad esempio i lavori per il completamento dell’elettrificazione nel tratto Ponte S. Giovanni – Perugia S. Anna”.
L’incontro è stata dunque l’occasione per iniziare ad esplorare la possibilità dell’eventuale trasferimento dell’intera tratta della rete ex FCU alla gestione di Rete Ferroviaria Italiana o anche a quella di Busitalia maggiormente specializzata nei servizi di TPL: “tale ipotesi – ha ribadito Catiuscia Marini – garantirebbe una piena integrazione tra servizi effettuati tra Trenitalia su rete RFI e servizi effettuati da Busitalia su rete FCU, secondo un unico programma di esercizio, anche nella prospettiva di un progressivo ricorso e della conversione verso tecnologie e materiale rotabile di tipo ‘tram-treno’, garantendo la continuità della manutenzione che l’attuale società concessionaria della ferrovia oggi non è pienamente in grado di effettuare”.
I rappresentanti di Rfi, dopo aver manifestato interesse ed attenzione per tale progetto, si sono riservati di approfondire l’intera problematica sotto il profilo strettamente tecnico al fine di individuare le più appropriate modalità di intervento in grado di garantire la migliore funzionalità della rete regionale nell’ ottica della massima integrazione della stessa nel sistema delle infrastrutture ferroviarie di Rfi, nonché di proporre alcune possibili ipotesi di carattere finanziario che ne consentano al tempo stesso la sostenibilità economica.
Nel corso dell’incontro, è stata da tutti sottolineata e ribadita l’importanza e la centralità di un moderno ed efficiente sistema di mobilità pubblica che richiederà tra l’altro di rivedere alcune delle scelte di fondo che in Italia hanno visto fin qui prevalere un modello basato essenzialmente sull’uso del mezzo privato. Dopo anni in cui l’attenzione e gli investimenti dello Stato in infrastrutture e in servizi di trasporto si sono rivolti verso grandi opere come quelle che hanno reso finalmente possibile un’ampia offerta di servizi per l’alta velocità le politiche nazionali sembrano finalmente orientarsi nella direzione di una maggiore attenzione al tema del trasporto pubblico locale.