(ASI) Perugia, – Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati interviene in merito al nuovo ospedale di Narni – Amelia, criticando le risposte ottenute dalla Giunta ad una interrogazione del M5S. Liberati spiega che “la nuova struttura sanitaria potrà essere realizzata solo a condizione che siano venduti prima terreni e fabbricati rurali per ben 17milioni, oltre ai due vecchi e impresentabili immobili che ospitano gli attuali ospedali di Narni ed Amelia, più il Punto erogazione servizi di Amelia.

Il fantasmagorico progetto – continua il consigliere regionale - è il seguente: uno o più soggetti privati acquisterebbero la proprietà di tali edifici (immaginate, oggi, la fila per la gara), sovvenzionando la costruzione del nuovo ospedale, concorrendo inoltre ad apportare i finanziamenti ulteriori previsti, giacché, allo stato attuale, il costo dell’intera opera è di 53milioni, dei quali 17, appunto, da potenziali alienazioni, altri 17 finanziati dal contributo pubblico, 4,8milioni dalla Regione: per un totale di 39milioni. Mancano quindi ancora 14milioni”.

Per Andrea liberati “si tratta di un conto economico assurdo, sia in termini economici che di fattibilità, visto che il ‘privato’ dovrebbe sborsare ben 31milioni, ossia quasi il 60 percento del costo totale. Chiunque conosca un simile facoltoso filantropo è pregato di segnalarlo con urgenza a Catiuscia Marini e ai sindaci del posto. E, anche ammettendo che tale personaggio da favola esista, nei project financing sappiamo che sono previste clausole contrattuali di garanzia: chi le farà sue? Regione? Comuni? ASL 2?” “Vi è poi – continua Liberati - un ‘piccolo’ particolare, non proprio un dettaglio: alienando quegli immobili, sparirebbero frattanto i servizi. Ecco allora materializzarsi il fantasma della fine delle prestazioni sanitarie e ospedaliere a Narni e Amelia. E i pazienti? Dovranno muoversi e andare altrove. Inoltre, senza il Pes di Amelia, gli stessi cittadini amerini non perderebbero soltanto il punto erogazione, bensì l'intero Centro Salute, posto nel medesimo edificio”.

Liberati elenca infine i motivi per cui “anche tale progetto non vedrà mai la luce, come regolarmente accade da decenni quando si parla del nuovo Ospedale di Narni e Amelia: i fondi pubblici stanziati hanno una validità di concessione di anni due dall'atto di disponibilità; la formalizzazione di tale atto è avvenuta nel luglio 2015, ma il Comune di Narni, secondo la risposta fornita dalla Giunta regionale al M5S, non ha ancora dato l'avvio alle procedure di esproprio; non esiste privato interessato a quei logori e sfiniti immobili; non c’è nessun reale benefattore interessato a spendere ben 31 milioni di euro. Mentre i vecchi ospedali di Narni e Amelia, da tempo ridotti a strutture postbelliche, perdono continuamente pezzi, servizi e pazienti, la stralunata risposta mariniana odierna rappresenta solo la ratifica del cortocircuito generalizzato della Regione sprecona e stracciona che ben conosciamo”


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