Fiorini LegaMozione di Fiorini (Lega) per “aiutare le famiglie che, per ragioni economiche, non vaccinano i propri figli”
Il capogruppo della Lega Nord Emanuele Fiorini ha presentato una mozione allo scopo di prevedere la somministrazione gratuita del vaccino contro il meningococco B, oppure di diminuirne il costo in ragione del reddito del nucleo familiare cui appartiene la persona da vaccinare. “Molte famiglie – spiega Fiorini – non vaccinano i propri figli a causa dei costi elevati delle somministrazioni”.

(ASI) Perugia, - “Prevedere la somministrazione gratuita del vaccino contro il meningococco B (volontaria e non obbligatoria) in favore sia dei nuovi nati, sia in favore delle fasce di età a maggiore rischio o, in alternativa, a modularne il costo previsto per ogni somministrazione in ragione del reddito del nucleo familiare cui appartiene la persona da vaccinare”: è l'oggetto di una mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini.

“La meningite da meningococco B – spiega Fiorini – rappresenta circa il 70 per cento dei casi totali di meningite meningococcica epidemica nel nostro Paese. Non esistono dati precisi, ma si stima che ogni anno in Italia fra i 700 ed i 1.000 bambini vengano colpiti da meningite a causa dal meningococco B, batterio estremamente aggressivo, basti pensare che è in grado di uccidere in meno di 24 ore e colpisce senza alcun sintomo caratteristico di preavviso. Anche quando la diagnosi ed il trattamento sono immediati, le conseguenze sono spesso molto gravi. Il 10-15 per cento dei bambini che ne viene colpito non ce la fa e muore, nonostante il trattamento antibiotico. Chi sopravvive, nel 50 per cento dei casi subisce gravi conseguenze causate dalla malattia, come ritardo mentale, malattie del sistema nervoso, sordità, disturbi della sfera psico-affettiva. La meningite può colpire a qualunque età, ma è più diffusa sotto i cinque anni e in special modo nei bambini con meno di un anno di età, e fra i 12 e i 21 anni”.

“Il vaccino contro il meningococco B – prosegue - è stato autorizzato nel 2013 dall’Agenzia europea per il medicinali (EMA) e per questo non è incluso nel piano nazionale di prevenzione vaccinale 2012-2014 e non rientra nei LEA (Livelli essenziali di assistenza). Nel 2014 il vaccino contro il meningococco B è stato autorizzato anche negli Stati Uniti dalla “Food and Drug Administration”. Dunque, vi è stata una sperimentazione e l’esito è stato positivo. Per il momento, tuttavia, solo poche regioni offrono gratuitamente tale vaccinazione (Puglia, Basilicata, Sicilia, Veneto, Toscana), mentre in Umbria il Protocollo regionale per le vaccinazioni, aggiornato da ultimo con deliberazione della Giunta Regionale numero 84 del 4 febbraio 2008, non prevede nell’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni quella contro il meningococco B, per cui chi nella nostra regione volesse vaccinare i propri figli deve sostenere il costo di 140 euro per ogni somministrazione, costo che è dimezzato rivolgendosi ai centri vaccinali di zona. A causa dei costi elevati, molte famiglie non fanno vaccinare i propri figli, esponendoli così a potenziali gravi rischi per la propria salute, oltre ad alimentare il pericolo di contagio”.

“Per questi motivi – conclude - chiediamo alla Giunta regionale di introdurre il vaccino contro il meningococco B nella propria offerta vaccinale gratuita in favore sia dei nuovi nati a decorrere dal presente anno, sia in favore delle fasce di età a maggiore rischio o, in alternativa, a modularne il costo previsto per ogni somministrazione in ragione del reddito del nucleo familiare cui appartiene la persona da vaccinare”.


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