“PREMESSO CHE:
Gli anziani che si presentano al Pronto Soccorso sono una popolazione in costante crescita che da origine sempre di più a problemi di tipo clinico, nonché di tipo organizzativo e conseguentemente qualitativo;
Le persone anziane debbono essere trattate con grande attenzione, tanto più quando sono costrette a vivere un’esperienza delicata come quella del Pronto Soccorso;
L’ attuale modello di assistenza, orientato alla singola patologia ed episodico, organizzato in base al sistema a “codici” che segnalano l’urgenza o meno con cui una persona deve essere visitata, codice bianco, codice verde, codice giallo e codice rosso, non riesce a far fronte alla complessità ed al bisogno di continuità di cura di questi pazienti.
EVIDENZIATO CHE:
Sarebbe opportuno introdurre nel nostro Pronto Soccorso un percorso rapido, un ‘fast track’ che eviti a queste persone particolarmente fragili la permanenza e l’attesa in una zona, quella dell’emergenza, che può provocare ansia, malessere e squilibrio a chi invece necessita di rassicurazione e di cura;11
Rimanendo nell’ambito del sistema a “codici” alcune realtà italiane, Lazio, Toscana, Veneto e Sicilia, hanno introdotto il “Progetto Codice Argento” che viene attribuito all’interno dei Pronto Soccorso agli anziani fragili e che si accompagna ad una rete di servizi di collegamento tra ospedali e territorio coordinata da figure professionali specializzate nella valutazione delle modalità di intervento più adeguate a rispondere al bisogno di salute di ciascun individuo;
L’età avanzata, le patologie in atto o pregresse, i precedenti ricoveri, le terapie farmacologiche in corso sono tutti elementi che vengono valutati e che contribuiscono ad attribuire all’utente il “codice d’argento”; e nella valutazione rientrano anche il sesso (i medici considerano più fragili gli uomini delle donne) e la condizione familiare, poiché al triage si terrà conto dell’ulteriore debolezza propria di un anziano non coniugato, vedovo o divorziato.
CONSIDERATO CHE:
I dati raccolti su oltre 175 mila 'over 75' nel Lazio e in Toscana dimostrano che questo codice speciale di triage aggiuntivo a quelli convenzionali, assegnato dopo una valutazione di pochi minuti per identificare i pazienti più fragili e quindi più bisognosi di un ricovero in reparti di geriatria, riduce di almeno il 12% la mortalità degli anziani durante il ricovero in ospedale e fino a un anno dopo. I dati sono stati presentati al 55esimo Congresso della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) I risultati sono emersi dall'applicazione del codice su oltre 100 mila pazienti ricoverati in 7 reparti di geriatria in Toscana e su più di 75 mila ricoverati nel Lazio.
PRESO ATTO CHE:
al Pronto Soccorso, a causa di traumi vari, si recano tantissimi cittadini, ai quali dopo il triage, vengono a loro assegnati puntualmente dei codici, e non vengono inviati direttamente al Pronto Soccorso Ortopedico
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:
a chiedere all’Assessore Sanità Regione Umbria ed al Direttore Regionale della Sanità e il Direttore Del Pronto Soccorso del nosocomio Perugino di riorganizzare il Pronto Soccorso di Perugia aggiungendo ai canonici colori del triage anche il codice Argento, al quale potranno accedere tutti gli over 75 attraverso una postazione medica a loro dedicata, nella quale potranno avere un’assistenza immediata di qualsiasi natura e origine;
s’impegna il Sindaco, in quanto responsabile della salute Pubblica, di chiedere, a chi è preposto, di far evitare il triage a tutti i soggetti che recandosi al Pronto soccorso per presunte problematiche di natura traumatologica. facendo accompagnare gli stessi al Pronto soccorso ortopedico, già esistente nell’interno dell’Ospedale
Si chiede la discussione nella commissione competente, possibilmente invitando in audizione il Direttore Regionale Sanità Dr E. Duca, l’Assessore Regionale alla sanità, Il Primario del Pronto Soccorso dei Perugia, Dr Capruzzi e l’assessore Comunale competente. Si chiede la discussione e la votazione in Consiglio Comunale”.
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