01 confpdsmartcity(ASI) Perugia. Questa mattina nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori si è tenuta la conferenza stampa del gruppo consiliare PD per presentare due proposte per la città di Perugia, sottoscritte dai consiglieri Bori, Bistocchi, Vezzosi e Mancaroni: la prima su politiche sociali e disabilità, Perugia Sensible City, e la seconda su innovazione, digitalizzazione e servizi tecnologici, Perugia Smart City.


Aprendo l’incontro Tommaso Bori ha posto l’accento su quelle che ha definito tre brutte notizie.
La prima riguarda l’arretramento della città di Perugia nella classifica Smart City, realizzata dalla Ernst&Young in collaborazione con Ericsson, Tim ed Intra. Dall’inizio del mandato, in particolare, il Capoluogo umbro scende dal 38° al 49° posto con un punteggio index pari a 43,7. In vetta c’è Bologna (100), seguita da Milano (97,7), Torino (91,9) e Mantova (84,8), in coda Sanluri (0), Enna (5,8) ed Agrigento (7,2).
La seconda nota negativa è stata segnalata ai consiglieri PD dalle associazioni disabili e dai disabili stessi: come noto, in tutte le strutture pubbliche e private, vi sono spazi riservati ai disabili. Quando tali spazi, nelle aree private (supermercati, ecc.) vengono indebitamente occupate, è impossibile per i vigili urbani procedere con le sanzioni in assenza, come ora, di un’apposita ordinanza sindacale.
Ultima nota dolente è collegata all’approvazione unanime, nel novembre 2014, da parte del Consiglio Comunale dell’odg sul tema “dopo di noi” e istituzione della fondazione per il sostegno delle persone affette da malattie psichiatriche. Tale progetto, dopo un anno e mezzo dalla sua approvazione in Assise, è rimasto lettera morta.
Per queste ragioni – ha evidenziato Bori – i quattro consiglieri del PD hanno deciso di elaborare due proposte diverse (rispettivamente su Perugia Smart City e su Perugia sensible city): “perché vogliamo fare un’opposizione costruttiva, contribuendo a costruire una città intelligente ed inclusiva”.
Secondo Bori, nello specifico, l’odg su Pg Smart City rappresenta un’imperdibile occasione di sviluppo e crescita della città, agendo sulla “sburocratizzazione” e sviluppando virtuose collaborazioni con le altre istituzioni locali ed universitarie, le associazioni territoriali e cittadine, le organizzazioni economiche e sociali.
La proposta – ha precisato Bori – non è strumentale, perché mira ad intercettare importanti fondi pubblici, europei, nazionali e regionali, legati in particolare ad Agenda Digitale ed Agenda Urbana. “Sono fondi che non possiamo permetterci di perdere perché creano lavoro e contribuiscono alla crescita ed allo sviluppo della città”.
Lo stesso dicasi per i fondi regionali utilizzabili per l’inclusione sociale, con l’obiettivo di creare una città sempre più a portata del disabile.
Questa progettazione – secondo l’idea di Bori – sembra essere andata perduta a Perugia, con continui tagli al sociale che hanno determinato un significativo arretramento della città.
La consigliera Sarah Bistocchi ha concentrato il proprio intervento soprattutto sull’odg concernente Perugia sensible city, evidenziando che si tratta di proposte volte ad attivare politiche amministrative inclusive rispetto alla disabilità, di fatto consentendo agli utenti di migliorare le proprie condizioni, rendendo le differenze accettabili.
A ciò si aggiunge il tema dell’integrazione, intesa come inserimento delle diverse identità in un unico contesto privo di discriminazioni.
“In un quadro generale difficile – ha sostenuto Bistocchi – rileviamo che progetti come “Dopo di noi” hanno bisogno di una concreta attuazione, visto che, dopo un anno e mezzo dall’approvazione consiliare, non hanno ancora ricevuto attenzione da parte dell’Amministrazione”. Nel contempo la consigliera PD ha confermato che ad oggi Perugia è una delle poche città in Italia sprovvista di un’ordinanza sindacale che consenta ai vigili urbani di sanzionare le indebite occupazioni di spazi per disabili nelle aree private.
Da Milano – ha riferito Bisttocchi – è partita sui temi dell’inclusione una campagna di sensibilizzazione importante, culminata con incontri tra vari soggetti (familiari, pazienti, professionisti) che hanno prodotto idee interessanti che poggiano su un principio di fondo: non basta riappropriarsi degli spazi civici, bensì occorre lavorare sui contesti lavorativi, relazionali e ludico-creativi che stanno intorno al disabile.
Un progetto, dunque, che mira a combattere il rischio di isolamento dei disabili e delle loro famiglie, sviluppando azioni che trasformino realmente Perugia in sensible city.
“Il livello di civiltà di una città passa per pochi, ma fondamentali aspetti: l’attenzione che viene riservata ai non abbienti, agli anziani ed ai disabili. Perché una città come la nostra non può e non deve lasciare indietro nessuno”.
Tornando, principalmente, al progetto Perugia Smart City, la consigliera Vezzosi ha sottolineato che il Capoluogo umbro è sempre stato all’avanguardia, in passato, sui temi collegati all’ecologia. “Per questo – ha riferito la rappresentante del PD – vogliamo dare il nostro contributo, con queste proposte, affinché l’Amministrazione progetti azioni utili per la città, favorendo lo sviluppo di una sensibilità ecologica tra i cittadini”.
I temi su cui il Pd crede fermamente sono la riduzione del consumo del suolo, la tutela della biodiversità e la riqualificazione energetica, solo per citarne alcuni.
“Affinché questi risultati possano essere raggiunti – ha continuato Vezzosi – suggeriamo di costituire un gruppo di lavoro (istituzioni, università, associazioni, ecc.) in cui i giovani rivestano un ruolo centrale, apportando un contributo determinante in termini di innovazione”.
A Perugia, secondo l’idea della consigliera, vi sono oggi molti problemi (rifiuti, traffico, ecc.) ed è giunto il momento di affrontarli con un approccio innovativo, dando seguito a quei progetti, es. sulla mobilità alternativa, che erano stati avviati nelle passate legislature, ma che oggi appaiono dimenticati.
“Noi crediamo in questi progetti che guardano al futuro, mentre abbiamo l’impressione che questa Amministrazione, dotata di eccessiva connotazione storica, guardi troppo al passato. Per ciò ci impegneremo, anche attraverso le proposte presentate oggi, affinché queste iniziative innovative vengano avviate al fine di non perdere fondi pubblici importanti, ma soprattutto con l’obiettivo di far fare alla città un salto in avanti”.


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