villaumbra236(ASI) Perugia – “Stamani presentiamo a Villa Umbra il primo seminario dedicato alle riforme Madia ed in particolare al Freedom Information Act (FOIA), la legge italiana che entra in vigore proprio oggi, 23 giugno, e che attua i principi di accessibilità totale alle informazioni della pubblica amministrazione”: lo ha detto l’assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, intervenendo al convegno promosso sull’argomento dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica. “Si tratta – ha proseguito l’assessore – di una legge molto importante perché consente al cittadino un accesso alle informazioni senza particolari oneri procedurali ed perché richiede un forte cambiamento di mentalità da parte delle pubbliche amministrazioni”.


Durante la giornata si sono tenuti gli interventi di Fabrizio Figorilli, Ordinario di diritto amministrativo dell'Università degli Studi di Perugia che ha confrontato la trasparenza e il diritto d'accesso tra la PA italiana e i paesi anglosassoni. Sono seguite le relazioni di Anna Corrado, Consigliere TAR, sul sistema “Foia” alla luce del d.lgs. 97/2016 e di Mauro Vigini, responsabile trasparenza e prevenzione della corruzione per la Regione Friuli Venezia Giulia e coordinatore del gruppo di lavoro dei responsabili prevenzione della corruzione per la Conferenza delle Regioni, sull'esperienza delle Regioni per la promozione della trasparenza e dell'integrità.
“Nel corso del convegno organizzato da Villa Umbra – ha detto Mauro Vigini – sono state affrontate le novità previste dal ‘Foia’ introdotto in Italia con il D.lgs. n. 97 del 25 maggio 2016. Si tratta di un grosso passo in avanti perché riconosce a chiunque l’accesso ai dati della pubblica amministrazione. Il decreto – ha concluso - prevede un tempo di 6 mesi per adeguare le pubbliche amministrazioni alla nuova normativa”.
In coincidenza con l'entrata in vigore del Freedom Of Information Act (FOIA) italiano, primo decreto attuativo della riforma della P.A., la Scuola umbra di amministrazione pubblica ha voluto organizzare questo seminario di approfondimento sulle novità introdotte dal FOIA, le norme su trasparenza, diritto di accesso e prevenzione della corruzione.
Il decreto del Governo introduce anche in Italia il Freedom Information Act (FOIA), una nuova forma di accesso civico ai dati e ai documenti pubblici, equivalente a quella dei sistemi anglosassoni. Questa nuova forma di accesso prevede che chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, può accedere a tutti i dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, nel rispetto di alcuni limiti indicati dalla legge. Si tratta di un regime di accesso più ampio di quello previsto dalla versione originaria dell'articolo 5 del decreto legislativo n. 33 del 2013, in quanto consente di accedere non solo ai dati, alle informazioni e ai documenti per i quali esistono specifici obblighi di pubblicazione (per i quali permane, comunque, l'obbligo dell'amministrazione di pubblicare quanto richiesto, nel caso in cui non fosse già presente sul sito istituzionale), ma anche ai dati e ai documenti per i quali non esiste l'obbligo di pubblicazione e che l'amministrazione deve quindi fornire al richiedente. Così il cittadino sarà libero di accedere ai dati in possesso della pubblica amministrazione senza presentare motivi di carattere personale. In più viene favorita la nascita di forme diffuse di controllo da parte del cittadino sull'attività istituzionale e sull'utilizzo delle risorse pubbliche ed, inoltre, viene promossa la sua partecipazione al dibattito pubblico. Le istanze del cittadino non possono essere respinte senza un'adeguata motivazione ed il rilascio in formato elettronico o cartaceo è gratuito, a parte il rimborso per le spese effettivamente sostenute per la riproduzione. Infine, secondo il provvedimento, le amministrazioni hanno sei mesi per adeguarsi, in attesa delle Linee Guida di Anac. Infatti il decreto legislativo, che interviene anche sulla legge n. 190 del 6 novembre 2012, ha l'obiettivo di precisare i contenuti ed i procedimenti di adozione del Piano nazionale anticorruzione e dei piani triennali per la prevenzione della corruzione, nonché ridefinire i ruoli, i poteri e le responsabilità dei soggetti interni che intervengono nei relativi processi.
Infine, fanno sapere gli organizzatori, la scuola e la Regione Umbria stanno programmando ulteriori seminari sui decreti Madia.


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