(ASI) Perugia– Garantire la continuità delle attività aziendali negli stessi luoghi e con essa l’identità e nuove prospettive di sviluppo di un territorio fortemente caratterizzato dalle attività agricole e agroalimentari, che fanno da traino al turismo rurale e ambientale. Sono mirate alla ricostruzione delle strutture e delle infrastrutture rurali danneggiate dal terremoto del 24 agosto scorso, ma vogliono dare risposte efficaci per il rilancio economico e la modernizzazione del settore agricolo e agroalimentare le misure specifiche che sono state approvate dalla Giunta regionale dell’Umbria nella seduta di questo pomeriggio.
A proporle l’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini. “Un primo pacchetto di interventi per la salvaguardia e lo sviluppo di un settore fondamentale per l’economia regionale e nazionale – ha sottolineato – e per ridare fiducia alle imprese e alle popolazioni che si aggiungono alla moratoria fiscale e alle altre misure già attivate da Governo e Regione per aiutare cittadini e imprese che hanno subito danni. Sono stati individuati sulla base delle prime valutazioni quantitative e qualitative della situazione, ascoltando le richieste e confrontandoci in più occasioni con le organizzazioni del mondo agricolo e le amministrazioni locali, con obiettivi e priorità che sono stati condivisi – ha ricordato – con gli assessori all’Agricoltura delle altre tre Regioni interessate dal sisma e con il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina”.
Prendendo atto del documento unitario condiviso dagli assessori regionali all’Agricoltura di Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, la Giunta regionale dell’Umbria ha disposto di accelerare l’attivazione della misura 5.2 del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 per il ripristino delle strutture produttive agricole danneggiate dal sisma e delle infrastrutture pubbliche connesse, azioni a sostegno della liquidità delle aziende agricole, l’ipotesi di utilizzo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore, un intervento strutturale per il rafforzamento della filiera zootecnica nelle zone colpite dal sisma.
“Gli uffici regionali stanno già predisponendo il bando per accedere alle sovvenzioni a fondo perduto previste dalla misura 5.2 del Psr – ha detto l’assessore Cecchini – alla quale avevamo già assegnato una rilevante dotazione finanziaria, 18 milioni di euro. I finanziamenti consentiranno di intervenire sui danni a immobili, macchinari, attrezzature e bestiame ma anche per il ripristino delle infrastrutture di servizio alle attività produttive agricole”.
Verranno individuate azioni a sostegno della liquidità delle aziende agricole, in particolare “avvalendosi del fondo di garanzia a ‘costo zero’ messo a disposizione dall’Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, principalmente per il settore zootecnico, i giovani agricoltori e il settore olivicolo”.
“Solleciteremo l’organismo pagatore Agea – ha proseguito - per il pagamento delle anticipazioni della Pac, i pagamenti diretti, entro il 15 settembre e ad anticipare, come abbiamo già chiesto nella riunione convocata la scorsa settimana dal ministro Martina, i pagamenti per le aziende agricole colpite dal sisma delle misure a superficie del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria per le annualità 2015 e 2016”.
“In collaborazione con le strutture della Protezione civile e d’intesa con le altre Regioni – ha detto ancora l’assessore – individueremo i provvedimenti necessari nell’immediato per garantire la continuità delle attività aziendali e per non compromettere le prospettive di sviluppo, con attenzione anche all’utilizzo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore”.
Insieme al Ministero delle Politiche agricole e alle altre Regioni interessate “verrà avviato un progetto di rafforzamento, qualificazione e modernizzazione della filiera zootecnica, da carne e da latte, anche interregionale, nelle zone colpite dal sisma”.
“Va avanti intanto l’attività di ricognizione dei danni che ci farà avere un quadro esatto delle problematiche da affrontare e delle risorse necessarie – ha ribadito l’assessore Cecchini – Su quest’ultimo punto, oltre all’ipotesi di una riprogrammazione solidale tra le Regioni e ad eventuali risorse aggiuntive europee, riteniamo di fondamentale importanza che, come avvenuto per i terremoti di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia fra il 2012 e il 2013, venga assunto dallo Stato per tre anni il cofinanziamento regionale del Programma di sviluppo rurale. Per l’Umbria – ha concluso – significherebbe avere a disposizione maggiori risorse da destinare al progetto di rilancio delle attività agricole e agroalimentari della Valnerina e dell’Appennino centrale”. Infine l’assessore Cecchini ha riferito che è stato richiesto al Governo l’inserimento nel prossimo Decreto sulla ricostruzione di una norma che permetta lo snellimento di procedure e vincoli esistenti per poter consentire agli operatori agricoli di effettuare quegli interventi necessari per una veloce e sicura prosecuzione delle attività.