(ASI) Perugia. È solo 0-0 tra Perugia e Spezia. Cioè il risultato che costringe ora entrambe ad aspettare gli errori altrui per sperare nei play off. La partita è stata indirizzata dalle tante indisponibilità per squalifiche e infortuni dei padroni di casa.
Cui, in corso d’opera, si sono aggiunti anche gli infortuni di Gnahorè e Del Prete, che hanno impedito a Bucchi di giocarsi al meglio nel finale le poche carte che aveva in panchina. Lo Spezia ha provato nella ripresa a vincerla, mettendo in campo quattro uomini in attacco, ma il Perugia, non potendo molto con la tecnica e la tattica, ha supplito e resistito con il cuore, provando anche a vincerla nel finale. Il tourbillon di variazioni tattiche che i due allenatori hanno provato per sorprendersi, non ha squilibrato il pareggio, nonostante qualche buona occasione da una parte e dall’altra. Il Perugia, con gli uomini che aveva in campo, specie nella ripresa, ha dovuto rinunciare al suo modo di giocare palla terra partendo da dietro. Solo palle lunghe, spesso affidate ai piedi buoni di Brignoli, ancora decisivo per un intervento tra i pali e per tante uscite coraggiose e puntuali nella propria metà campo. Ma, sulle palle lunghe puoi solo sperare in qualche episodio. Uno, nel finale, ce ne è anche stato, un colpo di testa di Mustacchio parato da Chcichizola. Troppo poco per vincere e tenere stretto nelle proprie mani il destino dei play off. Ora si dovrà sperare nell’imprevedibilità della serie b e in qualche passo falso di Verona e Frosinone. Un campionato giocato bene e per certi versi molto sopra la media qualitativa delle altre squadre, rischia di essere compromesso perché nella fase cruciale la rosa è decimata. Una riflessione, alla fine, a bocce ferme, andrà fatta sul perché di questo paradosso. Per ora, la concentrazione deve restare massima sulle prossime due partite con Latina e Salernitana. Unitamente al tifo incondizionato per le avversarie di Hellas e Frosinone.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia