(UNWEB) Perugia. La sfida è contro un avversario di categoria superiore, ma a Pian di Massiano nessuno vuole abdicare. Il Perugia si appresta ad ospitare il Brescia per il terzo turno di Coppa Italia e proprio l’inversione di campo (in origine si doveva giocare prima al Rigamonti e poi a Mantova ma entrambe le ipotesi sono state bocciate per motivi di sicurezza) ha caricato a mille l’ambiente biancorosso che vuole guadagnarsi un’altra notte a dicembre contro la vincente di Sassuolo – Spezia. Massimo Oddo non vuole lasciare nulla di intentato malgrado le difficoltà che indubbiamente presenterà e ha subito chiarito le proprie intenzioni nella conferenza stampa di vigilia che ha preceduto l’allenamento di rifinitura.
Mister buongiorno, Angella può essere della partita?
Gli manca lo stare in gruppo. Deve iniziare ad ambientarsi, servirà un po’ di tempo ma sul piano metabolico sta bene. Verrà convocato anche se non giocherà dall’inizio
Che partita pensi possa essere domani?
Sicuramente impegnativa. È una formazione di serie A ma vogliamo provare a passare il turno e fare quello che sappiamo fare. Non saremo al 100% ma mi aspetto dei passi in avanti
Sono possibili cambiamenti tattici?
Le modifiche si fanno in base alla partita sperando siano giuste. Il modulo di partenza resta questo
Sul mercato hai avuto delle novità?
La società sta cercando delle soluzioni. C’è carne al fuoco perché si parla di più giocatori
Le mezzeali posso compiere dei movimenti diversi?
Conta chi scende in campo e ci si muove in base a come la partita richiede. Ad esempio davanti gli uomini possono essere tre o anche nessuno, specie se ti devi difendere
Tra i convocati ci saranno anche giocatori oggetto di trattative? Vedremo dopo l’allenamento. Chi entrerà nella lista dei 23 servirà a questo tipo di gara. Sicuramente c’è qualche acciacchino, decideremo quando parleremo con i dottori
Il terreno di gioco può essere un’insidia?
È un alibi. Dobbiamo pensare a giocare a calcio e basta. Se il pallone salta dobbiamo essere bravi a controllarlo meglio. Meglio pensare più ai nostri problemi che ad altro
C’è qualche giocatore in questo periodo che ti ha sorpreso particolarmente?
Un conto è conoscere i calciatori vedendoli in video, un altro è allenarlo perché ti rendi conto delle caratteristiche che possono creare gerarchie giuste o sbagliate. Se devo fare qualche nome sicuramente Ranocchia, elemento di sicuro avvenire, e Kouan. Chi sta partendo dall’inizio sta dando delle certezze che sono rimaste, gli altri avranno sicuramente il loro spazio
Tra questi ci sono Buonaiuto e Bianchimano?
Buonaiuto è un giocatore straordinario ed importante. Lui è Capone possono interpretare al meglio il mio credo. Bianchimano parte dietro, starà a lui mettersi in mostra e scalare le gerarchie
Si è detto che in questo periodo dovevate lavorare di più sulla fase difensiva…
Ma noi lavoriamo un po’ su tutto. È importante ciò che fa la palla in campo. Quel che è più difficile è ragionare all’unisono e sarà più facile se ci lavoriamo, pur sbagliando ci mancherebbe.
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia