BENDA SIR 20210127 183951 5730(ASI) Perugia. Mai dare tutto per scontato in un contesto difficile come quello italiano. Questa sera, al cospetto di una Consar Ravenna che ha disputato veramente una grande partita, la Sir Conad Perugia ha ricevuto un messaggio ben chiaro: se vorrà disputate una Final Four (l'ottava della sua storia) da assoluta protagonista dovrà scendere in campo con ben altro atteggiamento, oltre che naturalmente alzare il livello di gioco.
Contava però vincere ed è stato fatto, scacciando gli incubi di quanto avvenuto quattro anni fa, quando Piacenza venne ad imporsi al Pala Barton per 3-2 in modo piuttosto sorprendente. Il remake di quella partita è stato evitato grazie soprattutto al carattere messo in campo dai Block Devils nei momenti topici. Ci saranno tuttavia soltanto tre giorni per lavorare su quanto non ha funzionato questa sera: si giocherà a Bologna già sabato prossimo contro Trento, che ha regolato senza tanti complimenti Milano confermando il suo ottimo momento di forma. 
 
LE CIFRE - A complicare il compito a Perugia verso il raggiungimento dell'obbiettivo sono stati gli errori al servizio, decisamente troppi (23 vs i 10 di Ravenna). Per quanto riguarda i punti realizzati le due squadre si sono equivalse (9 a testa). Ospiti che hanno difeso bene (34% vs 38%), mentre i bianconeri hanno fatto loro il confronto prevalendo in attacco (50% vs 38%) e a muro (13 vs 10). MVP Sebastian Solè, 16 punti di chi ben 4 a muro. 
 
LA PARTITA - Tornano in campo dall'inizio Russo e Atanasijevic ma l'avvio è decisamente sotto tono. Nel volley nostrano non si può scherzare con nessuno, tanto più che di fronte c'è una formazione come Ravenna, che ci tiene decisamente a fare bella figura. Gli uomini di Bonitta nel parziale di apertura difendono meglio mentre diversi sono gli errori al servizio dei Block Devils. A cui si aggiunge, naturalmente, un approccio un po' troppo rilassato. Loeppky e Mengozzi suonano subito il primo campanello di allarme (1-3), prova a replicare Plotnytskyi (3-3). L'ace di Recine (8-13) induce Heynen a chiamare il time out (8-13). Perugia in qualche modo riesce a rimettersi in carreggiata dapprima con un fallo a rete dei romagnoli (22-23), poi con una decisione al videocheck piuttosto contestata, con il muro a tre dei bianconeri con ultimo tocco di Mengozzi (23-23). Ai vantaggi prevalgono gli ospiti con Pinali che chiude sotto rete su Leon.
 
Nemmeno nella seconda frazione, complice un servizio di Loepply che sorprende la ricezione bianconera (2-5). Russo, Solè e Atanasijevic ci mettono l'orgoglio (15-13), ma Redwitz, ancora dai nove metri, fa centro e annulla il distacco (15-15). Perugia è nuovamente costretta a giocare punto a punto, con sorpassi e controsorpassi, e la pratica verrà questa volta risolta al prolungamento grazie ad un contrattacco di Grozdanov terminato largo. Il ricorso al videocheck non cambia il risultato: 26-24 e parità ritrovata. 
 
Equilibrio anche in avvio di terzo gioco, rotto da due ace consecutivi di un Recine sempre più deciso a recitare il ruolo di guastafeste (20 il suo score complessivo), e da Grozdanov (8-11). Pronta reazione dei Block Devils con Plotnytskyi (2 ace bellissimi), Solè e Leon, con quest'ultimo a risolvere uno scambio piuttosto lungo (13-11). Russo ha finito la benzina, gli subentra Ricci. Ravenna però è sempre in agguato e allunga con Grozdanov e un errore in attacco di Solè (18-21). Plotnytskyi indovina però una fenomenale serie al servizio, che tuttavia non basta per evitare nuovamente i vantaggi. A sbrogliare la matassa è ancora una volta Leon, con un ace potentissimo. 
 
Serve chiudere i conti onde evitare che il match assuma i contorni di una maratona, ma l'avvio del quarto set è ancora di marca giallorossa, grazie a Loeppky (2-5). La bomba di Pinali rende la situazione ancora più precaria (5-10). Heynen chiama la sospensione e Leon cerca di caricarsi la squadra sulle spalle (11-11). Bella la diagonale stretta di Plotnytskyi che prova a mettere le cose in chiaro (16-13), ma Bata si becca una murata di Mengozzi che rimescola almeno provvisoriamente le carte (17-17). Pinali è particolarmente ispirato dai nove metri (18-19), Plotnytskyi prova a scacciare i fantasmi (21-20). Va in battuta Leon e fa centro per ben due volte (24-20), spianando la strada ai Block Devils. Completa l'opera Ter Horst. Vince Perugia, ma per conquistare il trofeo servirà molto di più.
 
SIR SAFETY CONAD PERUGIA - CONSAR RAVENNA 3-1
Parziali: 25-27; 26-24; 26-24; 25-21
PERUGIA: Travica 2, Leon 25, Russo 5, Atanasijevic 17, Plotnytskyi 19, Solè 16, Colaci (libero 22%), Piccinelli, Vernon - Evans, Ter Horst 1, Zimmermann. Non entrati Biglino (libero), Sossenheimer. All. Heynen
RAVENNA: Recine 20, Grozdanov 10, Pinali 11, Loeppky 11, Mengozzi 9, Redwitz 1, Kovacic (libero 28%), Giuliani (libero), Stefani, Zonca, Batak, Brando. Non entrati Pirazzoli, Arasomwan. All. Bonitta
Perugia: battute sbagliate 23, ace 9 (5 Leon, 4 Plotnytskyi), 38% ricezione (18% perfetta), 50% attacco, muri 13 (1 Travica, 3 Leon, 4 Solè, 3 Russo, 1 Atanasijevic, 1 Plotnytskyi), errori 10
Ravenna: battute sbagliate 10, ace 9 (1 Loeppky, 1 Redwitz, 3 Recine, 4 Pinali), 34% ricezione (16% perfetta), 38% attacco, muri 10 (3 Mengozzi, 2 Recine, 3 Grozdanov, 2 Pinali), 6 errori       
ARBITRI: Piana - Curto
NOTE: durata set 36', 29', 30', 32'. Totale 2 h e 7 min. Gara giocata a porte chiuse
 
Enrico Fanelli-Agenzia Stampa Italia

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