102660786 2715110462059308 700524048039280640 oLa Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha dato parere favorevole all'unanimità sul nuovo calendario venatorio 2020-2021, dopo avere ascoltato le argomentazioni di associazioni venatorie, ambientaliste e dei coltivatori. Anticipata al 18 ottobre, anziché dal 1 novembre, la caccia al cinghiale, per ottenere risultati migliori nel contenimento di una specie che produce ingenti danni e pericoli per l’incolumità delle persone.

 

(UNWEB) Perugia,  La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha dato parere favorevole all'unanimità sul nuovo calendario venatorio 2020-2021, dopo avere ascoltato le argomentazioni di associazioni venatorie, ambientaliste e dei coltivatori (Coldiretti, Confagricoltura, Arci caccia, Cpa, Enalcaccia, Anuu, Atc 1,2 e 3, Fidc, Ente nazionale cinofilia, Urca e Legambiente).

Era presente l'assessore all'agricoltura Roberto Morroni al quale gli intervenuti hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e per le novità introdotte. Alla base delle note positive riscontrate, la grande attenzione al problema della gestione dei cinghiali e la volontà di affrontarlo in maniera diversa, “sperimentale”, come ha detto Morroni, “perché i risultati fino ad oggi ottenuti si sono dimostrati largamente deficitari e c'era bisogno di un cambio di passo”, che si traduce in un anticipo al 18 ottobre della caccia in forma braccata e dell'affiancamento all'attività volontaria di contenimento anche della caccia singola, per ottenere un controllo migliore di una situazione che produce non solo ingenti danni per l'agricoltura, ma anche pericoli per l'incolumità delle persone.

“Un percorso all'insegna dell'equilibrio e di una ricercata unità d'intenti fra mondo agricolo e venatorio – ha sottolineato Morroni – che ha portato ad una sintesi avente lo scopo finale di adottare una strategia diversa per affrontare con più determinazione il controllo della specie cinghiale, eliminando gli asincronismi con i calendari venatori delle regioni confinanti al fine di evitare la reimmissione degli animali nel mese di gennaio, quando avrebbero trovato una situazione favorevole”.

A seguito della riunione odierna, la caccia al cinghiale in forma braccata inizierà prima ancora di quanto previsto nel documento predisposto inizialmente dalla Giunta, vale a dire il 18 ottobre, per terminare il 31 gennaio. Sempre il 18 ottobre sarà consentito anche il prelievo nella forma individuale alla cerca, fino al 31 dicembre prossimo.

La caccia da appostamento temporaneo e per gli acquatici (alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, ghiandaia, cornacchia grigia e gazza) si avvierà nei giorni 2, 6 e 13 settembre, il 6 e il 13 settembre fino alle ore 13. Altre specie dal 20 settembre, la quaglia dal 13.

Nel parere licenziato dalla commissione, su input del consigliere Mancini (Lega), viene chiesto di posticipare la chiusura della caccia alla lepre di una settimana, il 13 dicembre anziché il 6, e di poter proseguire l’addestramento dei cani fino al 17 settembre, anziché fino al 10, come auspicato negli interventi di diversi esponenti delle associazioni venatorie. Ulteriore aggiunta riguarda la beccaccia, la cui caccia viene consentita all’interno delle superfici boscate fino a 50 metri dal confine con le stesse: si chiede di aggiungere nel calendario definitivo la dicitura “in prossimità dei corsi d’acqua”.


 AVIS

80x190