Giovanni Paolo II e mons. Boccardo 1Il 18 maggio era in programma la consacrazione della nuova chiesa di S. Nicolò intitolata proprio al Papa polacco. Il parroco don Riccardo Scarcelli: «A Dio piacendo e virus permettendo la consacreremo il prossimo 22 ottobre, festa liturgica di S. Giovanni Paolo II»

(UNWEB) Spoleto. La prima Messa con i fedeli nella cosiddetta “Fase 2” della pandemia Covid-19 l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo la celebrerà lunedì 18 maggio 2020 alle ore 18.30 dalla parrocchia di S. Nicolò nell’omonimo quartiere di Spoleto, secondo le indicazioni contenute nel protocollo Cei-Governo. Il 18 maggio è una data particolare: ricorrono infatti i cento anni dalla nascita di S. Giovanni Paolo II del quale mons. Boccardo è stato per anni stretto collaboratore prima nell’organizzazione delle Giornate Mondiali della Gioventù (Denver 1993, Manila 1995, Parigi 1997 e Roma 2000) e poi come responsabile dei viaggi apostolici del Papa. E proprio il 18 maggio era in programma la consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di S. Nicolò e l’inaugurazione dell’annesso centro pastorale, dedicati proprio al grande Papa polacco.

La celebrazione si terrà negli spazi esterni dell’attuale chiesa, con i volontari che sorveglieranno sul rispetto delle norme. Potranno partecipare in massima sicurezza 100 persone, una per ogni anno del Papa. La Messa comunque sarà trasmessa in diretta anche sui canali social (Facebook e YouTube) della Diocesi, per garantire anche ad altri di poterla seguire. Per l’occasione mons. Boccardo ha scritto una preghiera a S. Giovanni Paolo II che verrà distribuita ai fedeli: «La sua testimonianza e il suo insegnamento – ha scritto - hanno accompagnato la nostra vita e la storia del mondo, e rimangono per tutti preziosa eredità e guida sicura nel cammino secondo il Vangelo».

Il 22 ottobre la consacrazione della nuova chiesa. «Nel corso della celebrazione – afferma il parroco di S. Nicolò don Riccardo Scarcelli – faremo un piccolo, ma significativo gesto. L’Arcivescovo metterà in un vaso un ulivo a ricordo di quanto Giovanni Paolo II ha fatto lungo tutto il suo pontificato per far germogliare semi di pace. E non possiamo non ricordare come dall’Umbria, in particolare da Assisi, il 27 ottobre 1986 i rappresentanti delle varie religioni del mondo convocati dal Papa hanno elevato a Dio, in diverse lingue e da tanti cuori, un solo canto di pace, avviando quello che è ancora conosciuto come “Lo spirito di Assisi”. Questo ulivo poi – prosegue don Riccardo – lo pianteremo nel giardino della nuova chiesa il giorno della consacrazione che probabilmente, a Dio piacendo e virus permettendo, avverrà il 22 ottobre prossimo, festa liturgica di S. Giovanni Paolo II».

L’Arcivescovo racconta Giovanni Paolo in tv e sui social. E lunedì 18 maggio dalle 14.00 alle 15.00 mons. Boccardo parteciperà via Skype alla trasmissione “L’Ora Solare” su TV 2000 condotta da Paola Saluzzi e dedicata proprio alla figura di Giovanni Paolo II. La sera, invece, alle 21.00 il Presule verrà intervistato on-line (Facebook Complesso Interparrocchiale “San Giovanni Paolo II e YouTube YouGp2) dall’Unità pastorale delle parrocchie di Prepo, Ponte della Pietra e S. Faustino di Perugia. Anche qui è in costruzione un complesso parrocchiale intitolato proprio al Papa polacco.

Nelle parrocchie della Diocesi. Come indicato dal protocollo Cei-Governo ogni parroco, in base ai metri quadri della chiesa, ha stabilito quanti fedeli potranno accedere in sicurezza a partire dal 18 maggio. Ogni parrocchia ha ricevuto dalla Diocesi un manifesto da affiggere con tutte le indicazioni per partecipare alla celebrazione e un adesivo con scritto “prendi posto qui” da mettere sui banchi o sulle seggiole dove siederanno i fedeli. La Curia Arcivescovile, poi, ha chiesto ai parroci di individuare per i giorni festivi una sola chiesa per parrocchia dove celebrare l’Eucaristia, in modo da igienizzare solo quel luogo di culto. Le celebrazioni feriali, invece, potranno tenersi anche in altre chiese del territorio parrocchiale, fatte salve naturalmente le stesse regole: distanza tra le persone, volontari per regolare l’accesso, igienizzazione delle superfici al termine della celebrazione con idonei detergenti ad azione antisettica, favorire il ricambio dell’aria. Alcuni sacerdoti hanno chiesto all’Arcivescovo la possibilità, accordata, di celebrare all’esterno.


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