(UNWEB) Perugia. La ripresa dell’anno scolastico in piena sicurezza per i bambini e i ra-gazzi, per il personale docente e non docente e per le loro famiglie è stata senz’altro una delle priorità dell’amministrazione comunale da diversi mesi, come dimostra l’imponente lavoro effettuato nella ristrutturazione dei servizi educativi e degli immobili per adeguarli agli indirizzi anti Covid,al fine di garantirne una fruizione serena e permettere il regolare raggiungimento degli obiettivi educativi.
È emerso evidente nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo dei priori, conferenza che tradizionalmente viene fatta ogni anno prima dell’avvio del nuovo anno scolastico e che, quest’anno, è stata rinviata nel rispetto della par condicio da parte dell’amministrazione comunale, per le elezioni e il referendum del 20 e 21 settembre scorso. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi, il vice sindaco Gianluca Tuteri e i dirigenti Roberta Migliarini, Amedeo Di Filippo e Monia Benincasa.
I cambiamenti nelle abitudini, soprattutto quelle dei più piccoli, l’invito a rispettare le regole di sicurezza e la volontà di garantire la serenità dei più piccoli di fronte alla pandemia sono stati al centro anche della tradizionale lettera che il Primo cittadino ha voluto, come ogni anno, spedire ai bambini che nel 2020 hanno iniziato il loro percorso scolastico.
“Dovremo, quindi, fare ancora molta attenzione -scrive il Sindaco- e tutti insieme rispettare le regole, a casa e a scuola. Ma voi siete forti e coraggiosi e tutti insieme ce la faremo! Perché voi siete la vita che cresce, il motore che muove il mondo, la speranza di ogni comunità che voglia guardare avanti.”
In apertura della conferenza il vice sindaco Tuteri ha tenuto a sottolineare come la ripartenza sia anche un modo per onorare i ragazzi, “relegati, nei mesi scorsi, all’ultimo gradino della scala degli aventi diritto” e i loro insegnanti. Tuteri ha anche ringraziato gli uffici per lo sforzo fatto per rispondere prontamente alle richieste del governo e alle rigide norme sulla sicurezza Covid, permettendo di dare alle scuole locali idonei e sicuri. “Per farlo -ha detto- hanno lavorato oltre misura e vorrei tibutare a tutti i dipendenti, a ogni livello, un plauso per l’impegno con cui hanno affrontato la situazione, con un forte spirito di squadra. Certo è -ha proseguito- che, malgrado gli sforzi, la scuola non è la stessa di prima, non è socialità e condivisione come dovrebbe essere, perché le regole sanitarie imposte di fatto hanno portato ad un nuovo lockdown sostanziale. Credo che, a distanza di quindici giorni dalla riapertura delle scuole sia evidente come essa rappresenti un’ipocrisia che aggiunge al rischio sanitario anche quello della povertà educativa. Auspico che tutto ciò possa essere un’occasione per ripensare e far rinascere la scuola italiana. Se ci siamo tanto impegnati per riaprire le aule -ha concluso il vice sindaco- ora dobbiamo impegnarci per continuare a tenerle aperte, evitando che i ragazzi debbano tornare alla didattica a distanza. Questo sarà il nostro obiettivo da qui in avanti.” E, a questo proposito, ha spiegato che anche a Perugia, proprio grazie all’interessamento suo personale e dell’amministrazione sarà possibile a breve effettuare i test rapidi antigenici, così da monitorare meglio e più rapidamente la situazione.
È stato, quindi, compito dei dirigenti scendere nel dettaglio della riorganizzazione del servizi e degli interventi.
“È stato sfidante, faticoso ma ricco di soddisfazione poter riaprire i servizi ducativi completi di tutte le autorizzazioni. –ha precisato la dirigente dell’Area Servizi alla Persona Roberta Migliarini- Abbiamo avuto il timore che tutto il lavoro fatto in passato per fare dei servizi stessi un’eccellenza potesse subire una battuta d’arresto, ma così non è stato e lo possiamo dire con orgoglio anche grazie al sistema di valutazione dei servizi stessi che abbiamo messo a punto con l’Università.”
I SERVIZI EDUCATIVI DEL COMUNE DI PERUGIA - La situazione determinatasi a seguito dell’emergenza Covid ha necessariamente richiesto una riorganizzazione dei servizi educativi del Comune, come ha spiegato il dirigente Amedeo Di Filippo, che ha riguardato in particolare:
- l’orario di permanenza dei bambini nei nidi e nei centri d’infanzia. Tutti i servizi sono stati modulati in un orario di apertura giornaliero di 9 ore. I Centri per bambini e bambine mantengono l’orario di apertura di 5 ore giornaliere. Sono stati sospesi i “dormitori” comuni;
- Sezioni, fasce di frequenza, entrate ed uscite. Nei nidi è stata ripristinata la sezione Lattanti e in tutte le sezioni le educatrici seguono lo stesso orario dei bambini;
- Sono stati rimodulati gli spazi per garantire il distanziamento fisico ed evitare gli assem-bramenti, grazie anche a uno scaglionamento degli orari di entrata e di uscita;
- tra le altre modifiche anche quella al servizio di refezione, che prevede che i pasti siano consumati in aula con santificazione prima e dopo il servizio.
Invariata, dunque, l’offerta del Comune rispetto ai nidi d’infanzia (0-3 anni), che consta di 676 posti-nido, distribuiti in 16 servizi, dei quali 15 a gestione diretta, 1 a gestione indiretta, a cui si aggiungono 78 posti convenzionati presso nidi privati. A questi si aggiungono due Centri per bambini e bambine (18/36 mesi) per complessivi 28 posti.
Il costo sostenuto dal Comune per il servizio ammonta a 5.812.403,60 euro, pari all’81,24%, con un milione e 200mila euro circa di compartecipazione delle famiglie (14,44%) e poco più di 142mila euro di contributo regionale (2,03%).
Il Comune di Perugia, inoltre, gestisce 3 scuole dell’infanzia, mettendo a disposizione complessivamente 275 posti.
Per l’anno scolastico 2020/2021 la situazione delle scuole statali presenti nel territorio co-munale, in termini di sedi e popolazione scolastica, aggregata per ordine di istruzione, è di 54 sedi per le scuole d’infanzia per complessive 137 sezioni e 2.919 alunni, per le primarie le sedi sono 56 con 398 sezioni e complessivamente 7458 alunni, mentre le secondarie di primo grado sono 28 con 224 sezioni e 4.926 alunni.
REFEZIONE SCOLASTICA - Il Comune di Perugia fornisce il servizio di refezione sco-lastica (colazione e pranzo) agli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria a tempo pieno attraverso un sistema di centri preparazione pasti, distribuiti nel territorio, esterni o interni alle scuole di interesse. La ristrutturazione del servizio di refezione scolastica a causa del Covid attualmente prevede la somministrazione per micro refettori che, nella maggior parte dei casi, sono costituiti dalle stesse aule didattiche. Ai bambini sarà servito il pasto a orari differiti di alcuni minuti per poter effettuare l’adeguata sanificazione degli ambienti, pre e post consumazione del pasto. Il nuovo sistema è stato studiato di concerto con le Istituzioni scolastiche, valutando le diverse situazioni ed esigenze della singola scuola ed è stato presentato anche agli uffici della USL.
Col Gestore del servizio è stato messo a punto un protocollo gestionale, senza modificare il menù del pranzo, mentre per la merenda sono state trovate soluzioni tese a ridurre al minimo la manipolazione dei cibi e soprattutto a semplificare la consumazione da parte dei bambini (es. alimenti monoconfezionati).
TRASPORTO SCOLASTICO - Il servizio di trasporto scolastico è effettuato a favore de-gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado. Nel dettaglio, le scuole dell’infanzia servite sono 20 con 115 alunni, 36 le scuole primarie (con 880 alunni) e 21 le secondarie di primo grado (490 alunni). A causa del Covid, per il trasporto scolastico, data la capienza massima degli scuolabus contingentata all’80%, è previsto un piano dei servizi, sia per l’ingresso che per l’uscita, scaglionando gli orari di discesa e salita dei bambini presso le scuole. Anche in questo caso, gli uffici hanno provveduto a verificare con i dirigenti e l’Azienda affidataria le specifiche situazioni, in modo da offrire un servizio quanto più personalizzato e adeguato alle diverse esigenze.
Il Comune di Perugia, inoltre, mette a disposizione servizi di vigilanza grazie alla collaborazione di AUSER Perugia, con ben 46 volontari, per i quali sono stati impegnati 110.027,96 euro, servizi di sostegno alla disabilità, .
EDILIZIA SCOLASTICA - Nell’ambito dell’edilizia scolastica, agli assi di intervento abituali -sicurezza strutturale ed antisismica, adeguamento alle norme di prevenzione incendi, adeguamento funzionale/normativo – manutenzione e razionalizzazione del patrimonio- si è aggiunta, quest’anno, la necessità di un adeguamento delle scuole alle norme anti Covid, nel rispetto delle indicazioni e della normativa nazionale.
In questo ambito, ha spiegato la dirigente Monia Benincasa, sono stati effettuati interventi per 800mila euro, di cui 400.000 per interventi di edilizia leggera, a valere sui Fondi strutturali Europei, a cui si sono aggiunti altri 120mila euro sempre destinati ad interventi di edilizia leggera, in attuazione del d.l. 34/2020.
Sono stati realizzati complessivamente 12 progetti, con altrettanti appalti, per complessivi 520.000,00 euro. Quaranta i plessi scolastici coinvolti, con 27 aule aggiunte, più tre recuperate da associazioni all’interno dei plessi stessi e 3 nuove aule di sostegno, 4 adeguate acusticamente per soggetti ipoacusici e 24 aule ampliate; potenziati 9 servizi igienici, realizzato un nuovo refettorio e 4 sale insegnanti.
Nel frattempo, sono proseguiti i lavori già previsti per la sicurezza strutturale e antisismica. A questo proposito, si sono conclusi i lavori al Centro per l’infanzia di Santa Lucia (550.000 euro), e alla Scuola primaria e dell’infanzia di Collestrada (250mila euro). Sono tuttora in corso gli interventi al Centro per l’infanzia di Castel del Piano (450mila euro circa) ed, infine, prenderanno il via breve (gli appalti sono stati già aggiudicati), i lavori presso il Centro per l’infanzia di Pian della Genna (700mila euro circa), alla scuola dell’infanzia e primaria Pestalozzi (1 milione e 700mila euro a valere sul bando periferie), il centro per l’infanzia di Ponte Felcino (730mila euro complessivamente). A questi si aggiungono i vari progetti finanziati, per i quali è attesa la pubblicazione del bando, relativi alla scuola Valentini (1 milione 480mila euro), Ciabatti (2.900.000 euro) e alle scuole Alighieri, Collodi e Merini (1.960.000 euro), alla primaria Tofi di Montebello (750mila euro), alla primaria Mazzini di Ponte San Giovanni (altri 700mila euro), più una serie di interventi di consolidamento previsti in diverse scuole comunali, già finanziati per complessivi 1.246.754 euro dal Miur, 85.500 circa dal Mit e circa 21mila500 euro dal bilancio comunale.
Per quanto riguarda, invece, l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi, interventi sono stati realizzati alla primaria Fabretti e secondaria San Paolo (46mila euro), alla scuola Bonucci di Ponte Felcino (50mila euro), al plesso scolastico Villaggio Kennedy (50mila euro) e alle scuole Alighieri, Collodi e Merini (50mila euro), oltre ai rinnovi Scia antincendio per 11 edifici scolastici.
Relativamente all’adeguamento normativo, sono stati effettuati interventi alla palestra di Castel del Piano (lotto B) per 110mila euro, al plesso scolastico Volumnio di Ponte San Giovanni (100mila euro), alla scuola Bonucci di Ponte Felcino (115mila euro) e alla Tei di Balanzano (50mila euro). Altri interventi hanno riguardato lo studio e il trattamento acustico di alcuni refettori scolastici.
Intanto, procede la definizione del progetto della nuova scuola di Ponte Pattoli che è in fase di approvazione, mentre nel nuovo polo per l’infanzia di Villa Pitignano i lavori sono già in corso.
Al termine della conferenza le conclusioni del Sindaco Romizi che ha voluto ringraziare tutti per l’impegno profuso. “Sui servizi scolastici –ha detto- abbiamo davvero delle situazioni di eccellenza e ne abbiamo avuto conferma in questo momento di emergenza. Non abbiamo mai fatto economia, consapevoli dell’importanza della scuola per i nostri bambini e ragazzi che rappresentano il nostro futuro, e quest’anno ancora di più. Del resto, la messa in sicurezza delle scuole è da sempre un punto fondamentale delle linee di mandato dell’amministrazione, come dimostra il piano patito nel 2016 che ha impegnato risorse non comuni proprio per restituire alla città un patrimonio di edilizia scolastica al pari dei servizi.”