Giovedì 15 ottobre anteprima sul fusion restaurant, che rinnova gli storici spazi di Via Mazzini. Accanto all'originale connubio fra sapori umbri ed eccellenze nipponiche firmato Shinto, anche la pasticceria napoletana di fama mondiale "Giovanni Scaturchio".
Al taglio del nastro anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ("in un momento delicato come questo Shinto è un esempio che invito a seguire, perché la nostra regione ha tutte le carte in regola per vivere il futuro"), e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi
(UNWEB) PERUGIA – Il gran giorno è arrivato: giovedì 15 ottobre a Perugia si è finalmente alzato il velo su Shinto, fusion restaurant di ispirazione giapponese.
Roma, Napoli e ora Perugia, negli storici spazi di Via Mazzini: uno dei luoghi più amati della città – che ha ospitato per decenni il Caffè di Perugia – rivive grazie all'originale connubio targato Shinto tra cucina giapponese ed eccellenze del territorio: veri must della cucina nipponica come il Kobe e il Black Code incontreranno i sapori che rendono l'Umbria famosa in tutto il mondo, come olio EVO e tartufo.
Tra innovative assonanze di sapori e nuovi concept di food design, ogni piatto porterà la firma inconfondibile di un team d'eccezione, guidato da Alfredo Versetto (Executive Chef) e formato dagli chef de cuisine Orlando Rasamel Araya Saez, Fabiola Cordoval e Matteo Loiacono.
Senza dimenticare la grande tradizione della pasticceria napoletana: nella sede Shinto di Perugia, accanto a sushi gourmet e noodles al tartufo, sarà possibile assaggiare le inimitabili creazioni di Giovanni Scaturchio, marchio partenopeo che, dal negozio originario di Piazza San Domenico Maggiore a Napoli, ha conquistato tutto il mondo arrivando fino alla Casa Bianca. La pasticceria e caffetteria sarà aperta durante la giornata, per lasciare poi spazio alle creazioni di Shinto.
Shinto Perugia si distingue anche per l'accurato lavoro di ristrutturazione, che regala un'atmosfera completamente nuova agli storici spazi: il concept porta la firma di Francesca Faraone, architetto di grido scelto tra i migliori del 2019 dalla rivista AD, che ha disegnato personalmente ogni elemento del nuovo locale, mentre la manifattura artigianale è stata affidata a professionisti napoletani e perugini. Accanto all'area ristorante e alla caffetteria, Shinto prevede anche sale private e un piccolo club underground, pronto a ospitare serate musicali nei weekend della stagione in arrivo.
«Sono felice di poter inaugurare un progetto pensato per ridare luce in chiave contemporanea a questi storici locali», ha esordito Livia Germini, uno dei proprietari di Shinto Perugia. «Soprattutto ci auguriamo che Shinto sia utile anche alle altre attività del centro storico e che la sua presenza incoraggi altri imprenditori a investire sulla città».
«Non abbiamo perso la nostra spinta a investire sul territorio anche in quest'anno particolare», ha dichiarato Miriam Castaldo, tra i proprietari del locale. «Shinto Perugia ha contato circa 20 inserimenti lavorativi, con un totale di 100 persone che collaborano con noi. Abbiamo rispettato vincoli e storicità del posto, ricorrendo all'abilità di artigiani sia umbri che napoletani, con la direzione della mano inconfondibile di un architetto di primo piano come Francesca Faraone. Shinto coprirà tutta l'offerta ristorativa a 360 gradi, dalla colazione alla cena. Saremo operativi dalle 8 della mattina con un'eccellenza di fama internazionale come Scaturchio e possiamo contare, per la sede di Perugia, su una partnership strategica con Urbani Tartufi, imprenditore locale che sarà cruciale per esaltare i prodotti del territorio. La cucina vanta la supervisione dell'excutive chef Alfredo Versetto, che negli anni ha sempre cercato di conciliare innovazione ed eleganza».
«Questo progetto è nato molto tempo fa», ha spiegato Carlo Bastianelli. «Anche se originariamente era pensato per un altro luogo. Quello che poi ha prevalso è l'amore per la nostra terra: vivendo all'estero, posso assicurarvi che Perugia e l'Umbria sono molto apprezzate. Miriam e Livia hanno seguito sia la testa che il cuore in questa avventura e confidiamo che possa fare da volano non solo al centro storico e a Perugia, ma a tutta la regione. Ringrazio infine i nostri partner: Urbano Tartufi, Le Tricot e l'artista Mamo che ha impreziosito gli spazi con le sue opere e il suo inconfondibile tocco». «Da cittadino ho apprezzato molto la volontà di Carlo di ricordarsi della terra natia con un impegno serio», ha concluso il sindaco di Perugia, Andrea Romizi.
«È un momento molto complicato, in cui gli imprenditori tendono a dividersi o tirarsi indietro», ha dichiarato la presidente della Regione, Donatella Tesei. «Shinto è un esempio che invito a seguire, perché la nostra regione ha tutte le carte in regola per vivere il futuro. Quello che ho notato subito entrando nell'ex Caffè di Perugia è la cura dei particolari e l'attenzione per il bello. Ed è così che dobbiamo comunicare l'Umbria: vivere bei momenti in un ambiente splendido».
Dal 2006, il credo di Shinto è basato su una dimensione armonica tra gusto ed eleganza, innovazione e ricerca del dettaglio. Nell'offerta di Shinto si fondono tradizione culinaria orientale e innovazione gastronomica. Ogni piatto rispecchia la fedeltà alle tecniche di lavorazione e creatività degli chef, alla costante ricerca di nuove declinazioni dell'arte del gusto giapponese con innovative assonanze di sapori e nuovi concept di food design. Un'esperienza sensoriale sempre diversa per soddisfare la vista e il palato.