Numerose le iniziative in programma, con progetti mirati alla diffusione di stili di vita sani, alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle patologie tumorali
(UNWEB) Perugia. Rimandata all'ultimo momento, causa le recenti disposizioni governative in materia di emergenza sanitaria, la conferenza stampa prevista per questa mattina all'Aula Magna del Rettorato di Palazzo Murena, coordinata dal Prof. Mario Tosti, delegato rettorale alle Umane Risorse e con in programma i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, della Presidente della Regione Umbria, Avv. Donatella Tesei, del Commissario Straordinario dell'Azienda Ospedaliera, Dott. Marcello Giannico e del Direttore Generale dell'Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell'Umbria, Dott.ssa Maria Trani.
L'impegno dell'Ateneo, però, non si ferma e prosegue per garantire il benessere della comunità accademica e della collettività, con numerose iniziative in programma volte a favorire corretti stili di vita e la prevenzione delle patologie più diffuse e con fattori elevati di rischio.
A chiarire motivazioni e prospettive la dichiarazione del Rettore Oliviero: "La salvaguardia e il miglioramento del benessere della comunità accademica e della collettività esige, oggi più che mai, un impegno di tutto l'Ateneo che guardi non solo al presente dell'emergenza sanitaria ma che contempli misure concrete e di sensibilizzazione culturale volte a educare le persone a stili di vita sani e alla diagnosi precoce. Alla luce dei dati sul rallentamento degli screening per patologie tumorali e cardiache, che mostrano come lo spostamento di risorse del sistema sanitario per fronteggiare l'emergenza Covid abbia avuto innegabili e pesanti ripercussioni sulla possibilità di diagnosticare malattie che continuano a far registrare migliaia di nuovi casi ogni anno, è ancora più importante che nessuno venga dimenticato. Così come è stato fatto per il personale, la didattica, la ricerca e i servizi agli studenti, il nostro impegno sarà massimo per garantire le condizioni di vita migliori possibili dentro e fuori dalle aule e dagli uffici di questa Università. Continuiamo e continueremo a proporre iniziative a tutela di tutti, poiché crediamo nella centralità delle persone, con particolare attenzione alle fasce più deboli e a rischio".
Le iniziative in programma, a partire da questo mese fino all'estate del 2021, prevedono progetti di sensibilizzazione e di informazione diffusa, accompagnati da screening di massa. Ciascun progetto verrà realizzato grazie alla disponibilità di referenti scientifici qualificati dell'Università degli Studi di Perugia e alla collaborazione dell'intera comunità accademica. Le attività coinvolgeranno anche gli studenti utilizzando l'ambulatorio attrezzato messo a disposizione dall'AdiSU Umbria.
Queste le campagne che prenderanno avvio nel prossimo futuro:
Campagna "NASTRO ROSA" LILT, avvio previsto nel mese di ottobre 2020, referente scientifico il Prof. Antonio Rulli, Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia generale nonché Presidente della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori (LILT) Umbria. Il cancro della mammella rappresenta il tumore più frequente (53.500 nuovi casi in Italia nel solo 2019) e la principale causa di morte per tumore nel sesso femminile. In Umbria si registra un buon controllo della malattia da parte del Sistema Sanitario Regionale rispetto alla media nazionale. Vanno tuttavia risolte alcune criticità riguardanti i fattori di rischio (riproduzione, obesità, alcune terapie ormonali) e occorre incrementare la ricerca sull'eterogeneità dei tumori al fine di arrivare a cure "personalizzate". La campagna in oggetto, già realizzata con grande successo nel 2019 con testimonial le atlete della Bartoccini Fortinfissi Perugia Volley, verrà ripetuta anche quest'anno, consentendo a tutte le quasi mille dipendenti dell'Ateneo di sottoporsi a visite senologiche gratuite sul posto di lavoro.
Campagna "CORRETTI STILI DI VITA", avvio previsto nel marzo 2021, coordinata dal Prof. Carmine Farnelli, Direttore del Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale sull'Attività Motoria (C.U.R.I.A.Mo), dal Prof. Francesco Galli, del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche e dal Prof. Giovanni Luca, Direttore del Centro Biotecnologico Internazionale di Ricerca Traslazionale ad indirizzo Endocrino, Metabolico ed Embrio-Riproduttivo (CIRTEMER). Le azioni si incentreranno sulla diffusione di abitudini quotidiane virtuose che riducano i fattori di rischio nella popolazione.
Campagna "PERCORSO AZZURRO", avvio nel mese di maggio 2021, coordinata dal Prof. Ettore Mearini, Direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia, per la prevenzione dei tumori alla prostata (37000 casi nel 2019 in Italia) e che coinvolgerà i dipendenti di sesso maschile dell'Ateneo.
Progetto "SMOKE-FREE", con obiettivo un'Università completamente libera dal fumo dei derivati della nicotina, responsabile dell'insorgenza di numerose patologie cardiache e tumorali. L'avvio ufficiale dell'iniziativa corrisponderà con la celebrazione 2021 della "Giornata mondiale senza tabacco", tradizionalmente fissata al 31 maggio. Il referente scientifico per il progetto è il Prof. Marco Dell'Omo, del Dipartimento di Medicina.
Campagna "PREVENZIONE MELANOMA", avvio previsto giugno 2021 e incentrata sulla lotta ai tumori cutanei, che hanno visto più di 12000 casi diagnosticati nel 2019. Il coordinatore scientifico di riferimento è il Prof. Luca Stingeni, Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia.
Un percorso strutturato e complesso, finalizzato alla diffusione di una cultura di attenzione al benessere e alla prevenzione in un periodo in cui, a causa dell'epidemia Covid-19, si assiste a un pericoloso rallentamento degli screening e delle prime visite oncologiche. Un ritardo a causa del quale importanti società scientifiche nazionali ed europee hanno già iniziato a lanciare i primi allarmi in quanto, avvertono gli esperti, in assenza di screening precoci causa epidemia si rischia un notevole aumento della mortalità di pazienti affetti da cancro. Le neoplasie, infatti, rischiano di essere individuate in fase più avanzata, con conseguenti minori probabilità di guarigione, una mortalità più elevata e spese maggiori per le cure per il sistema sanitario.
L'impegno dell'Università degli Studi di Perugia è quello di mettere concretamente a disposizione del benessere comune le grandi professionalità e le risorse dell'Ateneo, al fine di contrastare con decisione i rischi derivanti dall'emergenza e allo stesso tempo diffondere una cultura che promuova stili di vita virtuosi e sani, a beneficio di tutti.