Cittadini, istituzioni e forze dell’ordine insieme per una comunità più sicura La città divisa in 5 aree, i “compiti” degli “osservatori volontari”
(UNWEB) Asisi. E’ stato rinnovato in Prefettura a Perugia il protocollo d’intesa sul controllo di vicinato, firmato dal prefetto Armando Gradone e dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti, alla presenza del vicesindaco Valter Stoppini, con deleghe a sicurezza e legalità, e del comandante della polizia municipale Antonio Gentili.
Il protocollo, che ha validità biennale, traccia le linee guida per la collaborazione tra residenti, amministrazione comunale e forze dell’ordine al fine di rendere concretamente operativi i modelli organizzativi per la sicurezza integrata e partecipata, favorendo la più ampia sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e società civile.
L’iniziativa mira a coinvolgere l’impegno dei cittadini per contribuire alla prevenzione di fenomeni di illegalità e a rimuovere elementi che possono costituire un presupposto al degrado della vita collettiva.
Oltre che sulla sicurezza, il protocollo attiverà i cittadini, attraverso un progetto ad hoc, sul controllo dell’ambiente e il decoro urbano, sviluppando così una rete di proficui rapporti di vicinato che riduca il divario tra la percezione dell’insicurezza e il numero di reati effettivamente commessi, e garantendo, allo stesso tempo, una più efficace segnalazione alle forze dell’ordine dei comportamenti illegali.
La finalità del protocollo è di consentire una migliore vivibilità delle aree comunali mediante attività di segnalazioni da parte dei cittadini, rafforzare il rapporto di collaborazione tra la comunità e le istituzioni, promuovendo l’educazione alla convivenza, il rispetto della legalità, il dialogo tra le persone, l’integrazione e l’inclusione sociale, lo sviluppo del senso civico, il miglioramento delle azioni di prevenzione.
Il progetto di controllo del vicinato è stato elaborato dal Comune di Assisi con il proprio corpo di polizia locale, come ente con approfondita conoscenza del territorio, e riguarda tutto il territorio del comune -comprese tutte le frazioni- e si stanno creando, per ogni area, gruppi di cittadini organizzati.
I gruppi sono cinque e riguardano le seguenti aree in cui è stato suddiviso il territorio comunale: 1) Costa di Trex, Armenzano, Paradiso, Porziano, Santa Maria di Lignano e Pieve San Nicolò; 2) Torchiagina, Petrignano, Sterpeto, Palazzo, Mora, Tordibetto, San Gregorio, Rocca Sant’Angelo; 3) Tordandrea, Castelnuovo, Capodacqua, Rivotorto, San Vitale; 5) Assisi capoluogo; 5) Santa Maria degli Angeli.
Per ogni gruppo di cittadini viene individuato un coordinatore, il cui nominativo sarà comunicato alla Prefettura, alla Questura e al Comando Provinciale dei carabinieri. Ad ogni gruppo possono partecipare volontariamente i cittadini che aderiscono al progetto e che risiedono nell’area di riferimento; le comunicazioni all’interno del gruppo possono avvenire mediante messaggistica istantanea su piattaforma whats app e mailing list (non si potrà inserire notizie riguardanti le pattuglie delle forze di polizia, violare la privacy altrui, minacciare o insultare altri utenti, pubblicare o condividere contenuti inappropriati). Il gruppo, quindi il cittadino, può segnalare così direttamente ed efficacemente eventuali vulnerabilità ambientali, comportamenti sospetti, elementi e/o fatti di interesse al Comune o alle forze di polizia; in particolare, per ipotesi di reato le segnalazioni devono pervenire alle forze dell’ordine utilizzando i normali canali 113-112; per comunicazioni relative a situazioni di degrado e mancato rispetto del regolamento di polizia locale ci si può rivolgere alla centrale operativa dei vigili al numero 075-812820.
I gruppi di vicinato, che sono degli “osservatori volontari”, non si sostituiscono mai alle forze dell’ordine, avendo soltanto l’obiettivo di affiancarle nella segnalazione e nell’osservazione del territorio e non si tratta neppure di “ronde volontarie”.
“L’importanza di questo protocollo e del progetto attuativo – hanno affermato il sindaco e il vice sindaco – consiste nel rafforzamento di un controllo del territorio che si concretizza nella collaborazione tra gruppi di cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. Il nostro è un Comune molto esteso con 20 frazioni su 186 chilometri quadrati per cui la sinergia così modellata può produrre diversi effetti, e cioè prevenire il verificarsi di reati, ridurre la percezione dell’insicurezza e avvicinare istituzioni e cittadini. In sostanza il protocollo è lo strumento per favorire quel senso civico indispensabile a contrastare la criminalità e a diffondere la cultura della legalità”.