Oltre 250 le famiglie servite, considerando anche l'estensione di Dirindello e San Savino bassa.
(UNWEB) Magione. Metanizzazione, ripartono i lavori per servire le zone prive di rete: è la volta di San Feliciano e Monte del Lago
Quasi 10 chilometri di scavi per estendere la rete metano oltre San Feliciano paese, arrivando nelle zone residenziali collinari e raggiungendo infine Monte del Lago. Saranno complessivamente oltre 250 le famiglie servite, considerando anche l'estensione di Dirindello e San Savino bassa.
Al termine delle opere previste nella gara – indetta nel 2011 e vinta da Estrareti, società poi confluita in Centria – i chilometri complessivi di rete nel Comune di Magione saranno passati dagli originari 35 km ad oltre 78 km finali.
La cronologia degli ampiamenti ha visto la realizzazione del primo tratto a Soccorso-Villa nel 2013 con prosecuzione, nel 2014, a Bacanella e zone industriali. I lavori hanno poi interessato le zone di Sole Pineta (2016), Rovarro-Caserino ed altre estensioni (2018), San Savino-Dirindello (iniziati nel 2019 e ancora in corso) e attualmente San Feliciano e Monte del Lago.
Sant'Arcangelo, fuori dall'attuale gara di concessione in quanto preesisteva una rete Gpl, sarà oggetto di approfondimenti legali per provare comunque a raggiungerla negli anni residui della concessione malgrado i 7 chilometri che la separano dall'attuale limite della condotta.
Per le altre frazioni – come Collesanto, Montesperello, Montecolognola, Montemelino, Vallupina, Antria e altre più remote o scarsamente abitate – l’amministrazione cercherà, compatibilmente con le procedure di gara, di farle confluire nel futuro appalto provinciale, obbligatorio dopo il cambio della normativa di settore.
“Il metano – commenta il sindaco Giacomo Chiodini – è una scelta di tutela dell'ambiente, di sicurezza domestica e di riduzione dei costi rispetto ad altre fonti di approvvigionamento energetico: un netto salto di qualità per le abitazioni e i luoghi di lavoro.
I progetti di estensione e la gara comunale – tra le ultime svolte in Italia prima dell'obbligo di consorzio in ambito provinciale (che ha poi di fatto rallentato tutti gli investimenti) – furono una felice intuizione del mio predecessore Massimo Alunni Proietti e della sua giunta di allora. Lo ringrazio assieme all'attuale assessore e all'ufficio lavori pubblici guidato dall'ingegnere Maurizio Fazi.”