ComunediGubbioSindaco e componenti della rappresentatività della comunità eugubina prendono atto dell’impossibilità di celebrare la Festa
Decisione condivisa, dolorosa ma necessaria. Confermato il programma sobrio di riti civili e religiosi svoltisi lo scorso anno

(UNWEB) GUBBIO E’ stato firmato questa mattina il decreto di presa d’atto dell’impossibilità di svolgere la Festa dei Ceri il 15 Maggio 2021, la Festa dei Ceri Mezzani il 23 Maggio 2021 e la Festa dei Ceri Piccoli il 2 Giugno 2021, con il conseguente annullamento delle stesse. Visto il perdurare della situazione pandemica e il quadro normativo in essere, che rende impossibile svolgere il rito festivo nella forma canonica, il sindaco Filippo Stirati, in qualità di responsabile per l’ordine pubblico e la sicurezza della città di Gubbio e per la Festa dei Ceri, ha fatto propria la responsabile condivisione delle componenti della rappresentatività della comunità eugubina, ovvero Diocesi di Gubbio, Università dei Muratori, Associazione Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Famiglia dei Ceraioli di San Giorgio e Famiglia dei Santantoniari. Incontratisi lo scorso 28 marzo, anche alla presenza del Capitano dei Ceri e dei tre Capodieci per l’anno 2020/2021, i rappresentanti della comunità eugubina hanno condiviso la dolorosa e sofferta ma necessaria decisione di annullare, dopo quella del 2020, anche la Festa dei Ceri 2021. È stato confermato il programma sobrio ed essenziale di riti civili e religiosi svoltisi lo scorso anno, che verrà comunque nuovamente reso noto nei giorni a venire in tutti i dettagli.
Pur nella sofferenza dell’inevitabile decisione di annullare anche per quest’anno la Festa dei Ceri si guarda comunque con speranza al prossimo futuro e il sindaco si fa parte attiva nell’ascolto del sentimento del popolo ceraiolo, che è l'assoluto protagonista della storia e delle tradizioni che alimentano la nostra comunità da secoli, e che verrà ascoltato e seguito con costanza senza escludere nessuno. Una particolare vicinanza e tutela sarà rivolta ai bambini e ai giovani, che in quest’assenza prolungata si ritrovano senza il naturale rapporto simbiotico con la secolare tradizione della Festa dei Ceri quale forma eccelsa della storia comunitaria e nella devozione verso S.Ubaldo. Questa nuova, dolorosa prova non impedirà alla comunità tutta di continuare a guardare con fiducia al domani, certi del fatto che torneremo a celebrare “con spirito di libertà e allegrezza” l’omaggio al nostro Patrono.


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