nadia de munari(UNWEB) La notizia dell’uccisione in Perù della missionaria laica Nadia De Munari dell’Operazione Mato Grosso (OMG) ha scosso anche la comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve. L’equipe del Centro missionario diocesano aveva conosciuto Nadia attraverso gli amici dell’OMG perugino-pievese, in primis i coniugi Diana Santi e Pippo Fiori che nel capoluogo umbro hanno dato vita all’Operazione a partire dagli anni ’70. A Chimbote, dove è avvenuto l’efferato delitto, hanno fatto esperienza missionaria diverse giovani famiglie perugino-pievesi alla scuola della carità e missione di padre Ugo De Censi, cofondatore dell’OMG, collaborando con Nadia molto impegnata nelle scuole d’infanzia per bambini in gravi difficoltà.

Una rete di preghiera comune. «La scomparsa in modo così violento della volontaria Nadia De Munari – commenta Anna Maria Federico, incaricata regionale dell’Ufficio missionario della Ceu e membro del Centro missionario di Perugia – ci ha scosso tantissimo e come un tam tam ha raggiunto tutti i membri del nostro Centro. Questo sia per l’amicizia fraterna che abbiamo con dell’Operazione Mato Grosso, ma anche perché tutte le settimane, il mercoledì pomeriggio, nella chiesetta del Collandone in corso Vannucci, si svolge la preghiera - ora anche visibile su Facebook - per i missionari ed i cristiani perseguitati nel mondo. E’ un segno vivo di comunione che sentiamo molto intensamente e che in questo tempo di pandemia ci rafforza ancor di più nella comunione con la Chiesa universale. Come Centro missionario diocesano – annuncia Anna Maria Federico – proponiamo di attivare una rete di preghiera comune, anche a partire dal 28 aprile (noi faremo adorazione missionaria nella chiesetta del Collandone dalle ore 17.45 alle 18.45) che ci faccia sperimentare che siano davvero una comunità viva e alla ricerca del bene comune, come ci dice il papa Francesco nella enciclica Fratelli Tutti. Nel nostro intimo siamo certi che Nadia sia in Cielo con padre Ugo de Censi, padre Daniele Badiali, Giulio Rocca e tanti missionari che hanno dato la vita per i fratelli e che veglierà con amore su tutti i suoi bambini e ragazzi di Chimbote».

Piccoli semi di Speranza. «La testimonianza cristiana di Nadia e quella di tanti volontari e famiglie anche perugine dell’OMG che stanno vivendo quotidianamente in Perù, in Equador ed in Bolivia – conclude Anna Maria Federico – sono piccoli semi di Speranza e di forza che non possiamo dimenticare e che occorre far conoscere a tanti nostri cristiani che non ne sono a conoscenza. Sono testimonianze vive fatte Carne come anche quella del missionario comboniano padre Christian Carlassare, vescovo eletto di Rumbek in Sud Sudan, che è stato gambizzato ieri (il 26 aprile, ndr) e che ha chiesto preghiere non per sé stesso, ma per la sua gente perché tanti stanno soffrendo più di lui».


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