riuso3Sindaco Cristian Betti, ringrazio fin d'ora tutti i cittadini che vorranno visitarlo e farlo vivere.
Assessore Carlotta Caponi, vogliamo che diventi un centro propulsore di idee e buone pratiche

(UNWEB) Corciano. "Fin dallo scorso mandato amministrativo abbiamo lavorato per centrare questo risultato e realizzare ed avviare il centro del riuso. È particolarmente importante che i primi due progetti nella graduatoria del bando che emise la Regione, Ellera e Tavernelle, si siano sposati ed abbiano trovato un unico gestore che servirà tutto il territorio di Corciano e del Trasimeno. Ringrazio di cuore Federconsumatori che ha creduto nel progetto, e ringrazio fin d'ora tutti i cittadini che vorranno visitarlo e farlo vivere". Così Cristian Betti, sindaco di Corciano durante l'inaugurazione del Centro del Riuso Intercomunale ad Ellera, in zona Ricicleria (della quale osserverà i medesimi orari – ndr). La struttura scaturisce da un percorso complesso, articolato in più fasi. Tutto inizia con la DGR 798/2016 nell'ambito del Programma di Prevenzione e Riduzione della Produzione di Rifiuti" della Regione Umbria, nella quale sono state redatte le Linee Giuda per la realizzazione dei Centri di Riuso, sfociate nella redazione di un Bando volto al cofinanziamento di strutture di questo genere. Il bando era rivolto alle Amministrazioni Comunali ed aveva carattere premiante per le medesime amministrazioni che si fossero presentate in forma associativa. La DGR traeva origine dalla Direttiva CE 98/2008 che sancisce il principio della Gerarchia dei Rifiuti, predilige la prevenzione/riduzione/riutilizzo dei beni e, solo in ultima analisi lo smaltimento dei rifiuti. Si è dunque realizzato un protocollo d'intesa che vede il Comune di Corciano quale Capofila, insieme ai comuni del Lago Trasimeno (Magione, Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Paciano, Piegaro, Città della Pieve) ed ha portato alla realizzazione di due Centri Intercomunali del Riuso uno realizzato, appunto, ad Ellera, Via Brodolini e uno a Panicale (di prossima attivazione), in località La Potassa, entrambi – adiacenti i relativi Centri di Raccolta. Si è poi individuato un soggetto gestore, tramite avviso pubblico per manifestazione di interesse, che ha portato alla redazione di una convenzione per la gestione integrata dei due Centri del Riuso affidati alla Federconsumatori della Provincia di Perugia. "Siamo orgogliosi di quanto fatto fino ad oggi – sottolinea l'assessore all'ambiente del Comune di Corciano Carlotta Caponi - mettere insieme vari comuni ed esperienze diverse non è facile. Il nostro cammino è iniziato nel 2016 con un bando al quale si presentarono due gruppi di comuni e da qui all'individuazione di un unico soggetto gestore, Federconsumatori, perché ha presentato il progetto più rispondente alle nostre necessità, ovvero di non perdere il tracciamento dei prodotti conferiti e di coinvolgere le associazioni. Vogliamo che questa struttura diventi un centro propulsore di idee e buone pratiche. Oggi è il punto 0 per costruire il futuro del Centro con l'impegno di tutti. Un grazie particolare all'area lavori pubblici del Comune di Corciano per il grande impegno profuso". Tra le condizioni generali del Centro del Riuso: l'attività non è svolta ai fini di lucro; vietato il commercio dei beni conferiti al Centro che potranno, in via preferenziale, essere ceduti gratuitamente ad associazioni no profit, che operano nel settore dell'economia sociale, regolarmente iscritte negli appositi registri; vietato il prelievo dei beni conferiti al Centro del riuso allo scopo del recupero di materiali nobili e successiva vendita come materie prime di valore. Tra gli obiettivi: prolungare la vita degli oggetti e quindi ridurre la produzione dei rifiuti , intercettando i beni prima che entrino nel circuito della gestione dei rifiuti al fine di destinarli ad una seconda vita con il riuso che fa sì che il bene passi da rifiuto a risorsa. Contrastare e superare la cultura dell'usa e getta; sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale; promuovere il rimpiego ed il riutilizzo dei beni usati, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità dei rifiuti da gestire; superare il diffuso fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, dei furti nei centri di raccolta e del prelievo dai cassonetti; dar vita ad un'attività di sostegno alle fasce disagiate della popolazione, consentendo la possibilità di acquisire a titolo gratuito beni usati idonei ad un ulteriore utilizzo; generare nuove forme di lavoro garantendo una possibilità occupazionale alle persone senza impiego.

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