(UNWEB) Perugia. Martedì 25 maggio, si celebra in tutto il mondo la giornata internazio-nale dei bambini scomparsi. La ricorrenza è stata introdotta nel 1983 per ricordare il piccolo Ethan Patz, rapito a New York proprio il 25 maggio, ma del 1979.
In questa occasione il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, il Prefetto Silvana Riccio, ha concordato con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri di mandare in onda uno spot sulle reti televisive e radiofoniche della Rai nonché sui siti istituzionali delle Amministrazioni dello Stato per mantenere alta l’attenzione sul tema della scomparsa dei minori e sull'importanza di effettuare le denunce nell'immediatezza dell'evento.
Un messaggio chiaro, "Quando qualcuno scompare... #ilTempoèPrezioso", per far leva sul maggiore e consapevole coinvolgimento dei cittadini. La tempestività condiziona l'avvio delle attività di ricerca e, per questo, il più delle volte, il suo esito positivo.
Lo spot - 30 secondi con sottotitoli, per garantirne massima accessibilità - contiene informazioni utili come il riferimento al numero unico di emergenza 112 da chiamare, nei territori dove è già attivo, appena si sospetta la scomparsa. Ma anche suggerimenti dei quali tenere conto nei casi in cui a scomparire è una persona anziana o un minorenne, fasce della popolazione maggiormente vulnerabili le cui possibilità di ritrovamento poggiano ancora di più sulla partecipazione e solidarietà sociale.
Di seguito il link:
https://www.interno.gov.it/it/notizie/bambini-scomparsi-spot-rai-e-radio-quando-qualcuno-scompare-iltempoeprezioso
Sono, infatti, impietosi i numeri del fenomeno: nel 2020 sono stati ben 7672 i minori scomparsi in Italia dei quali 5511 stranieri, 21 al giorno, quasi uno ogni ora. Meno della metà di essi sono stati ritrovati (3332), ma all’appello mancano in tantissimi, soprattutto stranieri.
“Di fronte a questi dati – sottolinea il vice sindaco ed assessore alle politiche giovanili Gianluca Tuteri – non possiamo fare finta di niente e voltarci dall’altra parte, perché si tratta di un fenomeno gravissimo e di dimensioni impressionanti. Se è vero, infatti, che nella maggior parte dei casi si tratta di allontanamenti volontari, specie tra la popolazione straniera, è altrettanto vero che tantissimi di questi ragazzi, attratti dai facili guadagni, vanno ad ingrossare le file della manovalanza criminale o, ancora peggio, precipitano nel tunnel dello sfruttamento e della violenza. Tantissime fughe sono poi frutto di problemi familiari e, dunque, di un disagio giovanile su cui siamo chiamati ad intervenire. Credo pertanto che il compito delle Istituzioni, nazionali e locali, sia quello di fare rete per affrontare con politiche condivise il problema alla radice con azioni volte alla prevenzione, all’informazione ed al sostegno sociale ed economico. Solo così, non lasciando soli i nostri giovani e le loro famiglie, potremo riuscire ad alleggerire questa situazione senza la presunzione di poterla debellare da un momento all’altro, ma con un percorso progressivo”.
Parafrasando il celebre “discorso della luna” , pronunciato da Papa Giovanni XIII l’11 ottobre 1962 alla folla riunita in piazza San Pietro, Tuteri ha quindi rivolto un invito ai genitori: “dopo aver letto queste drammatiche notizie, stasera, tornando a casa, date un bacio e una carezza ai vostri bambini e parlate con loro. Questo farà bene a voi ed a loro”.