Dopo l’episodio accaduto all’Edificio Scolastico torna alta l’attenzione rispetto al tema della sicurezza
formare i docenti” “Abbiamo lavorato e continueremo a farlo perché tutto il personale sia in grado di eseguire le manovre salva vita”
(UNWEB) GUBBIO - “L’episodio accaduto all’edificio scolastico in via Perugina, quando, durante la ricreazione, un bambino stava per soffocare dopo aver ingerito un tarallo ed è stato salvato dalla prontezza di un maestro che ha eseguito sul bimbo la manovra di Heimlich, ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica un aspetto importante, direi anzi fondamentale, quale quello della formazione di docenti e personale scolastico in tema di sicurezza”: così il sindaco di Gubbio Filippo Stirati all’indomani dell’episodio avvenuto nei giorni scorsi nella scuola primaria Matteotti. La prontezza di un insegnante, formato e subito pronto ad eseguire sul bambino che stava soffocando la manovra che prende il nome dal medico statunitense che la descrisse per primo nel 1974, ha permesso all’alunno di riprendersi in fretta, dopo secondi difficilissimi e un principio di cianosi.
“Al maestro che ha avuto la prontezza, la freddezza e l’abilità di eseguire la manovra va certamente una nota di merito - sottolinea il sindaco - il suo gesto dimostra ancora una volta che avere un’adeguata formazione e specifiche conoscenze in certe situazioni può davvero, letteralmente, salvare vite. Anche per questo, nel tempo, grazie all’impegno della Protezione Civile e di diverse associazioni, abbiamo promosso attività di sensibilizzazione e formazione proprio in questo senso. Quando capitano situazioni come quella di ieri, purtroppo, non c’è tempo né per chiamare i soccorsi né per attendere il supporto di un medico: per questo abbiamo lavorato e continueremo a lavorare perché il personale scolastico sia formato nel saper eseguire la procedura d'emergenza di disostruzione delle vie aeree. E’ fondamentale che tutte le persone coinvolte nella cura dei bambini siano adeguatamente informate e preparate a gestire l’emergenza, così che possiamo sempre raccontare, come questa volta, storie a lieto fine”.