Laureatasi in tempo di guerra ha chiuso la sua attività nel Circolo didattico di Passignano
(UNWEB) MAGIONE – Una vita dedicata alla scuola quella della dirigente scolastica Vera Salvi in Righi che il 5 luglio ha spento le 100 candeline. Nata nel Comune di Corciano e risieduto nel Comune di Magione dopo il matrimonio avvenuto nel 1950 con Filiberto Righi, ha ricevuto per questo gli auguri da due sindaci: Sandro Pasquali, sindaco di Passignano sul Trasimeno luogo collegato alla vita professionale; e Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, comune legato alla sfera familiare.
Laureatasi in Lettere e Filosofia a Roma in tempo di guerra, con altre colleghe raggiungeva l'Università nella capitale a bordo delle camionette dei carabinieri per motivi di sicurezza, ha iniziato la sua carriera come insegnante in tante piccole scuole tra cui a Montarale e Taverne di Corciano dove andava in bicicletta. Per nascondersi alla vista di una colonna di tedeschi in transito fu anche costretta con la bicicletta a buttarsi in un fosso da cui la tirarono fuori tutta bagnata ma salva.
Dopo la chiusura delle scuole a causa della guerra Vera Salvi riprende l'attività scolastica vincendo il concorso per dirigente con un incarico per i primi due anni a Norcia e poi a Passignano. Dal suo ruolo dirigenziale difenderà fino all'ultimo la vita delle piccole scuole sia nel Circolo da lei diretto, quello di Passignano sul Trasimeno che allora vedeva scuole aperte a Colpiccione, Trecine, Le Crete di Pian di Marte; ma soprattutto quella di Isola Maggiore dove le difficoltà per raggiungere una scuola decentrata erano maggiori. A Passignano vedrà l'istituzione della prima scuola a tempo pieno gestendone la novità sia dal punto di vista dei programmi che delle attività pomeridiane. Nel 1986 la pensione chiude la sua lunga attività scolastica tra l'affetto di quanti hanno lavorato con lei e che, ancora oggi, le fanno visita.