fidapaE’ quanto è emerso dal convegno “L’impresa agricola condotta al femminile” organizzata da FIDAPA
(UNWEB) Todi - Temi di attualità e concretezza sono questi i due elementi che hanno decretato il successo del convegno “L’impresa agricola condotta al femminile” organizzata da FIDAPA BPW ITALY – Sezione di Todi, guidata dall’Avv. Eleonora Magnanini,con il patrocinio del Comune di Todi, Confagricoltura Donna Umbria, Coldiretti Donne Impresa Umbria.


Il primo saluto istituzionale è stato quello Antonino Ruggiano sindaco del Comune di Todi
Agricoltura che ha fatto riferimento alla storia agricola tuderte al femminile risalente al XIX secolo di cui ha fatto parte la cittadina Giovanna Falini prima donna a diplomarsi nell’Istituto Agrario di Todi. “Giovanna è stata un esempio. Imprenditrice agricola oggi è preparata, studia e sfrutta al meglio le occasioni della normativa. Il prossimo settennato per l’Umbria sarò pieno di opportunità provenienti dalla legislazione Europea rivolta alle donne ma anche ha territori che corrispondono perfettamente alle caratteristiche presenti nelle nostra regione”.
domestica alla fine del diciannovesimo secolo tutto cambia con l'avvento delle macchine. Claudio Ranchicchio assessore con delega alle politiche agricole del Comune di Todi ha lodato il lavoro di FIDAPA che ha portato all’attenzione Nazionale le tematiche legate all’imprenditoria agricola al femminile, un settore in forte crescita che vede la donna sfruttare al meglio i ritmi dell’agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente.
Fra i saluti istituzionali, quelli del Luigi Rossetti, Direttore allo Sviluppo Economico, Agricoltura e Lavoro, della Regione Umbria, che ha sottolineato che mai come in questo momento di transizione, stiamo assistendo a 3 cicli di trasformazione fondamentali come quello ambientale, tecnologico - digitale e sociale. E mai come in agricoltura l’importanza di questi cicli, esempio su tutti l’agricoltura 4.0 e il binomio donne e innovazione, un dato indicativo, in tal senso, è che 1/3 delle imprese agricole regionali sono a conduzione femminile.
Sabrina Brizioli, Direttore di Ricerca in Diritto Internazionale, ha aperto i lavori al tavolo, illustrando lo studio condotto su la “Femminizzazione dell’agricoltura” come fenomeno internazionale, ossia la ricerca parte dallo studio ed evoluzione della presenza delle donne in un comparto tradizionalmente maschile e di come questo abbia segnato un cambiamento epocale. E come e quando il diritto internazionale riconosce il ruolo della donna in agricoltura, con correlazioni fra diversi paesi nel mondo, con basi economiche diverse, da quelle più rurali a quelle più industrializzate, con forti varianti regionali soprattutto nei paesi in via di sviluppo. “L’evoluzione del fenomeno della femminizzazione si basa su tre fattori fondamentali per il cambiamento, ossia la qualità del lavoro, il tempo e la managerialità – sottolinea la Brizioli - cioè ruoli sempre più importanti e decisionali ricoperti dalle donne che segnano così l’emancipazione al femminile, cioè le stesse opportunità degli uomini in ambienti radicati prettamente al maschile”.
A seguire Alessandro Torricelli, Responsabile Agricheck Confagricoltura Umbria, che ha illustrato, grazie a delle slide tecniche, le opportunità d’investimento provenienti dal “Bonus donne in campo” e le misure a supporto dell’impresa agricola al femminile.
E’ la volta della Coldiretti con la Responsabile Donne Impresa Umbria, Rosalba Cappelletti, imprenditrice agricola di Colfiorito, dove ha una moderna azienda vocata prevalentemente alla coltivazione di legumi, cereali e patate. “Il mio obiettivo, in qualità di Responsabile Donne Impresa- ha dichiarato la Cappelletti - è quello di far crescere non solo l’imprenditoria femminile ma l’intera agricoltura del territorio, che ricordo essere gestita per circa un terzo proprio da aziende rosa. Donne Impresa è una rete d’imprese di donne dove al centro c’è il ruolo dell’imprenditrice agricola e di come riesca a portare avanti la vera battaglia rappresentata dal tempo di qualità investito nel proprio lavoro.”
La Presidente di Confagricoltura Umbria Donne, Grazia Maccherani, ha portato la sua personale testimonianza, in qualità di proprietaria di un noto vivaio perugino, sull’importanza della diversificazione dell’impresa agricola femminile nel passaggio generazionale e di come le donne sappiano ricoprire, con successo, tutti i ruoli della filiera. “E’ fondamentale fare sistema, fra le associazioni che rappresentiamo- sottolinea la Maccherani – Confagricoltura Umbria Donne si dedica alle imprese al femminile e non dimentica l’importanza di lavorare con i più giovani, che insieme alle donne, rappresentano il binomio vincente. Altro aspetto su cui c’è da lavorare ancora molto è a favore delle reali politiche di conciliazione da mettere in campo così che possano permettere alle donne, mamme e mogli di poter godere di euguali diritti e possibilità.”
Ultimo intervento da programma è stato quello di Silvia Bonifazi, membro del Coordinamento Coldiretti come Impresa Terni, giovane imprenditrice agricola e titolare dell’agriturismo Belvedere Cramaccioli, all’interno della Fondazione Campagna Amica. Nei suoi progetti una fattoria didattica, luogo “privilegiato”, specie per i bambini, dove trasferire le esperienze e le conoscenze della vita in campagna, perché è importante ripartire dal territorio e in particolare dalla terra, come forte valore aggiunto, per la nostra Regione.


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