Giornata Forze Armate 5(UNWEB) Perugia. Si sono svolte questa mattina a Perugia le celebrazioni ufficiali per la Giornata delle Forze Armate e Festa dell’Unità Nazionale.


Alla solenne cerimonia all’Ara Pacis di via Masi, oltre ai massimi rappresentanti delle Forze Armate e delle forze di polizia e al prefetto di Perugia, Armando Gradone, per il Comune di Perugia hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi, l’assessore alla sicurezza Luca Merli, i consiglieri Maria Cristina Morbello, Lorenzo Mattioni, Riccardo Mencaglia e Gino Puletti. In rappresentanza della Regione Umbria è intervenuto il vice presidente Roberto Morroni, mentre per la Provincia di Perugia, in qualità di presidente, ha partecipato il sindaco di Passignano Sandro Pasquali. Presenti anche le associazioni combattentistiche e d’arme.
La cerimonia ha preso il via con l’ingresso dei Gonfaloni della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Perugia, a cui è seguito il picchetto d’onore interforze al Prefetto. Dopo l’Alzabandiera sulle note dell’Inno d’Italia, ed è stata data lettura ai messaggi pervenuti per l’occasione dal Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa.
In quello del presidente Sergio Mattarella si sottolinea che “quest’anno ricordiamo quattro importanti anniversari: 160 anni dall’Unità d’Italia, 150 di Roma capitale, 100 anni dal trasferimento del Milite ignoto al Vittoriano, 75 anni della Repubblica”. Tutti “momenti fondamentali della nostra storia” che trovano espressione solenne proprio il 4 novembre, giorno in cui “il pensiero va a quanti hanno sofferto, sino all’estremo sacrificio, per lasciare alle giovani generazioni un’Italia unita, indipendente, libera, democratica”.
Come da tradizione, successivamente alla sala dei Notari è stato assegnato il Premio Città di Perugia. Presenti il sindaco Andrea Romizi, il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, l’assessore alla sicurezza Luca Merli, il consigliere FdI Riccardo Mencaglia, il prefetto di Perugia Gradone, il questore ed i rappresentanti delle varie forze dell’ordine.
Il riconoscimento, istituito nel 1991 dal Consiglio comunale, viene assegnato, con cadenza biennale, a uffici e persone, appartenenti a Esercito, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, polizia penitenziaria che si siano particolarmente distinti per atti di solidarietà, sacrificio, altruismo e organizzazione nell’espletamento della loro opera a favore della popolazione perugina.
Sulla base delle designazioni fatte dai singoli Corpi, sono stati questi i premiati:
per la Guardia di Finanza la “sezione operativa pronto impiego”; per l’Esercito il reparto corsi della scuola di lingue estere; per la Questura di Perugia l’Ufficio/divisione di Gabinetto; per i Vigili del Fuoco il personale dei Vigili del Fuoco di Perugia; per i Carabinieri il comando stazione di Ponte San Giovanni; per la polizia penitenziaria il personale del settore colloqui.
“In questa giornata in cui si cumulano importanti ricorrenze – ha spiegato il sindaco – vogliamo esprimere la nostra vicinanza ed il sentito ringraziamento a tutti i corpi delle forze dell’ordine per l’attività che giornalmente prestano in favore della cittadinanza. Un servizio che si è ulteriormente in questi difficili anni di pandemia, nel corso dei quali hanno dimostrato coesione, disponibilità ed impegno”.
Nell’ambito della stessa cerimonia è stata consegnata all’Associazione Italiana Combattenti e Reduci - Regione dell’Umbria la pergamena celebrativa del conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto da parte della città. Ciò tenuto conto del fatto che il 4 novembre ricorre anche il centenario della tumulazione del Milite Ignoto presso il sacello posto sull’Altare della Patria, al Vittoriano, e che il Comune di Perugia, lo scorso aprile, ha aderito al Progetto “Milite Ignoto, Cittadino d’Italia (1921-2021)”, stabilendo appunto di concedere la cittadinanza onoraria al “Soldato ignoto caduto in guerra” (secondo la definizione della legge n. 1075 del 1921), su proposta del consigliere FdI Riccardo Mencaglia.
La pergamena così recita: Al Milite Ignoto, colui che, ideale figlio di ogni uomo e donna d’Italia, offrì la sua giovane vita a difesa della libertà della Patria, in disprezzo del pericolo e suggellando con il sangue il sacro patto di lealtà e amore per il suolo italiano”.
Il sindaco Romizi ha espresso un pensiero in ricordo del milite ignoto: “Così come all’epoca un intero Paese si strinse idealmente intorno alle sue spoglie, così oggi quell’episodio ci dive ricordare la necessità di ritrovarci coesi per affrontare la complessità di questi tempi”.
Anche il presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi, nel ringraziare tutti i componenti delle forze dell’ordine per il lavoro straordinario che svolgono al servizio della città, soprattutto in tempi eccezionali come quelli della pandemia, ha rimarcato che il milite ignoto è un simbolo identitario della nostra patria che l’Italia deve continuare a valorizzare.
Per l’assessore Luca Merli “ricorrenze come il 4 novembre sono importanti perché portano le nostre comunità a riscoprire valori come quello della patria”.

 

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