LOCANDINA CADUTIAssisiSabato la cerimonia in piazza Santa Chiara nel ricordo dei caduti di tutte le guerre


(UNWEB) Assisi. Oggi, 4 novembre, è la “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate” e il pensiero va a coloro che hanno sacrificato la propria vita per amore dell’Italia, per affermare i valori della democrazia e della libertà. Una data per ricordare le vittime di tutte le guerre, una ricorrenza che unisce nella memoria tutti i cittadini, e Assisi ha organizzato un momento di celebrazione sabato mattina alle 8.45, in piazza Santa Chiara. Altre cerimonie sono in programma per tutto il mese di novembre in tutte le frazioni del territorio comunale dove ci sono monumenti ai caduti.
Proprio in occasione del 4 novembre, proprio in occasione del centesimo anniversario della traslazione del Milite Ignoto, la giunta comunale ha deciso di proporre al consiglio comunale di concedere la cittadinanza onoraria a quel soldato sconosciuto che simbolicamente gli italiani identificano come una persona cara.
La motivazione con cui il consiglio sarà chiamato a conferire tale riconoscimento è la seguente: “Al Milite Ignoto elevato a simbolo di tutti i caduti di guerra in difesa della Patria: custode di atti di coraggio e sacrificio contribuì a scrivere pagine di autentico eroismo nel cammino del nostro Paese verso la democrazia. Assisi, medaglia d’oro al merito civile, che con spirito cristiano ed encomiabile virtù, durante l’ultimo conflitto mondiale, si distinse per particolari iniziative e atti umanitari, tributa l’omaggio imperituro della Città ai valori che ogni caduto porta con sé, grazie ai quali parole come “pace”, “libertà”, “legalità”, “bene comune” trovano legittima cittadinanza nelle nostre coscienze”.
“La figura del Milite Ignoto – ha affermato il sindaco Stefania Proietti – è entrata nell’identità nazionale, fa parte del nostro patrimonio di valori e ideali. Oggi compie 100 anni la sepoltura del Milite Ignoto sull’Altare della Patria, 100 anni dalla prima guerra mondiale in cui persero la vita 650 mila militari italiani e oggi abbiamo voluto approvare questo importante atto. Nel corso degli anni quel soldato “di nessuno” è divenuto “di tutti”, quale simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti e dei caduti. Abbiamo il dovere di ricordare, di trasmettere alle nuove generazioni l’impresa dei nostri soldati che con coraggio lottarono per la libertà e per la democrazia. Quei fatti devono essere impressi nelle nostre menti e in quelle dei nostri figli perché su quei sacrifici è fondato il nostro Paese, il passato non va mai dimenticato perché altrimenti non si può vivere il presente e non si costruisce il futuro”.


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