Panchine rosseProietti: “ Sono convinta che se a guidare la Russia ci fosse una donna non ci sarebbe la guerra”

(UNWEB) Perugia – Due panchine rose, un parco con rose e fontane decorate, lungo lo scalone della Palazzina Valitutti, davanti al campus dell’Università per Stranieri di Perugia, sono stati inaugurati per celebrare la Festa Internazionale della Donna.
Alla cerimonia erano presenti: il Rettore Valerio De Cesaris, Stefania Proietti Presidente della Provincia di Perugia, Alessia Tasso coordinatrice del centro pari opportunità Anci Umbria e Luca Merli assessore del comune di Perugia. I murales sono stati dipinti da ragazzi e dalle ragazze iscritti ai corsi dell’Ateneo ispirandosi ai temi del contrasto alla violenza femminile e alle discriminazioni di genere.
A salutare le tante persone presenti è stato il Rettore De Cesaris che ha rivolto subito un pensiero alle donne che stanno subendo la violenza della guerra e che devono lasciare le proprie case. “Questo spazio riqualificato – ha spiegato il Rettore-,dove ogni studente può sentirsi a casa, è molto importante per la nostra Università e ci ricorda Monia Andreani “meravigliosa anima libera” a cui è dedicato questo luogo”.
Il pensiero di Stefania Proietti, visibilmente commossa, è andato alle ultime immagini della guerra, con donne riverse sul pavimento e mamme uccise mentre tentavano di scappare. “Oggi non è un giorno di festa – ha concluso Proietti - e sono convinta che se a guidare la Russia ci fosse una donna non ci sarebbe la guerra”. Poi la Presidente ha proseguito spiegando che nel suo lavoro da ingegnera non si è mai sentita discriminata come donna, diversa invece è la situazione nella politica che vede pochissime donne ai vertici.
“Grazie per questa giornata – ha detto Alessia Tasso - le panchine rosse sono un simbolo importante per la lotta contro per l'eliminazione delle donne, le istruzione hanno un ruolo importante perché la violenza è prima di tutto un problema culturale. Purtroppo le donne sono le vere grandi assenti nei tavoli in cui si decide la guerra. Invito le donne ad impegnarsi nella vita pubblica”. In chiusura, per i presenti era prevista una visita guidata al centro storico di Perugia, a cura di Maria Rita Silvestrelli, sul tema: “Donne di potere a Perugia tra Medioevo e rinascimento: avventuriere, gentildonne, beate e streghe”.

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