benedetti4Istituzioni, famiglia, amici e dipendenti si sono ritrovati per ricordare un uomo che ha fatto la storia della città

(UNWEB)  “Un imprenditore che ha dato lustro a Perugia entrando a pieno titolo nella storia economica e sociale cittadina e nazionale”. È questa la motivazione con cui il Comune di Perugia ha intitolato a Sant’Andrea delle Fratte una via a Mauro Benedetti, scomparso il 21 marzo 2010. Si tratta della strada, accessibile dalla rotonda Luisa Spagnoli, posta di fronte alla Mauro Benedetti spa, l’azienda da lui fondata grazie a una non comune capacità di innovare e precorrere i tempi. Presenti alla cerimonia il sindaco Romizi, gli assessori Cicchi e Pastorelli, i consiglieri Befani e Volpi, l’assessore regionale Fioroni, il presidente dell’Assemblea legislativa Squarta, la famiglia di Mauro Benedetti ed i dipendenti dell’azienda.

Mauro Benedetti, nato a Lastra a Signa nel 1925, è stato uno dei primi in Italia ad aver capito la forza innovativa del cartone ondulato, rispetto agli altri materiali di imballaggio.

La famiglia Benedetti si è sempre occupata di imballaggi, fin dalla prima metà del 1800: la prima attività è stata la produzione artigianale di botti per il vino a Poppi, in Casentino; quindi la produzione, sempre artigianale, di casse in legno.

Nei primi anni del Novecento Agostino Benedetti, padre di Mauro, inizia a Lastra a Signa (FI) a produrre le casse in legno su larga scala. Nel 1928 la famiglia si trasferisce a Perugia.

Alla fine della seconda guerra mondiale Benedetti volse lo sguardo all’estero. Negli Stati Uniti d’America era stato inventato e brevettato nel 1875 da J.H. Thompson il cartone ondulato, materia prima ottimale per produrre imballaggi solidi, a costo contenuto, e trasportabili più agevolmente del legno. Nel 1945 partì per Israele, al tempo all’avanguardia nella produzione del cartone ondulato, per studiare i meccanismi di lavorazione e di produzione ed importarli in Italia. Nel 1953 acquistò all’asta un vecchio impianto ed iniziò la produzione di scatole di cartone ondulato, in una nuova sede a San Sisto.

Come per il padre, la presenza della Perugina – che si dimostrò da subito interessata al nuovo materiale – fu decisiva. La mole di ordini diventò talmente importante da indurre Mauro Benedetti nel 1958 a fondare l’Industria Cartone Ondulato (I.C.O.): nel 1969 la I.C.O., cresciuta esponenzialmente e trasformata nella “Mauro Benedetti S.p.A.”, si dotò di una Cartiera a Salerno per supportare la produzione della materia prima.

Nel 1973 l’azienda s’ingrandì ulteriormente con l’apertura dello stabilimento di Arzano (NA).

Nel 1975 sposa Giovanna Speziali. Negli anni ’70 e ’80, Mauro Benedetti si affacciò a nuovi settori merceologici rilanciando il Lanificio di Ponte Felcino, ma dedicandosi anche alla ceramica di Deruta, agli impianti e materiali elettrici.

Perugia è stata sempre centro dei suoi affari ma anche di relazioni fondamentali con altri grandi imprenditori che hanno segnato la storia del territorio.

Dopo l’introduzione di Paolo Befani che ha definito “un onore” inaugurare l’intitolazione ad un grande imprenditore, è stata la figlia di Benedetti, Maria Pia, a tratteggiare la figura di Mauro proprio nel giorno del dodicesimo anniversario dalla sua scomparsa. Papà – ha detto – è stato esempio di straordinaria normalità ed un uomo perbene; proprio il tipo di persona di cui oggi è importante seguire l’esempio perché ha saputo creare qualcosa di grande pur definendosi scherzosamente “uno scatolaio”.

L’assessore regionale Michele Fiorini ha sottolineato che oggi si celebra un pezzo di storia dell’industria umbra, nato in un periodo in cui serviva coraggio. E fu grazie al coraggio di un gruppo di imprenditori, come Benedetti, che fu possibile fare grande l’Umbria e Perugia.

“Oggi dobbiamo riprendere quell’esempio, un modello di sviluppo rinomato a livello nazionale”.

Il presidente Marco Squarta ha spiegato che “quando abbiamo a che fare con imprenditori come Benedetti, tutta l’Umbria deve vantarsi di aver avuto persone di questa levatura. Benedetti ha saputo valorizzare un’azienda che rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio e di ciò bisogna esserne fieri”.

L’assessore con delega alla toponomastica Edi Cicchi ha sottolineato che la commissione non ha esitato ad accogliere la proposta di intitolazione pervenuta dalla famiglia di Mauro Benedetti essendo ben consapevole del fatto che l’imprenditore ha costruito un pezzo della storia della città, facendo diventare i sogni una solida realtà e dando sicurezza a tante famiglie che qui hanno lavorato ed oggi ancora vi lavorano. “Oggi con questa intitolazione lasciamo un segno che rimarrà per sempre nella memoria dei perugini”.

A chiudere l’incontro è stato il sindaco Andrea Romizi che ha parlato di momento atteso da tempo ed ha voluto ricordare, prima fra tutti, la moglie di Mauro Benedetti, la sig.ra Giovanna Speziali, scomparsa prima di poter assistere a questa cerimonia di cui avrebbe sentito il significato più di ogni altra persona. “Credo che questo gesto sia un modo per mantenere all’interno della comunità una traccia di una storia e di un esempio di vita”.

Il sindaco ha spiegato che la ripartenza, dopo il lungo periodo di crisi per la pandemia, sarà possibile quando la città sarà in grado di far crescere tanti soggetti “visionari”, ossia persone che vogliono mettersi in gioco con il loro talento per il bene collettivo, così come seppe fare anni fa Mauro Benedetti. Un successo, quello dell’imprenditore, frutto non soltanto delle sue indiscusse capacità, ma anche del lavoro di tutti coloro che con lui hanno collaborato. Perché – ha evidenziato Romizi – un successo non è mai merito di una sola persona ma di un collettivo. Ecco perché oggi è tanto importante istruire i giovani sul valore di fare impresa.

 

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