L'assessore del Comune di Perugia Otello Numerini: "Nei primi mesi dell'anno condotti importanti interventi per prevenire il rischio idraulico"
(UNWEB) Perugia. Conclusi i lavori di manutenzione straordinaria del Fosso di Santa Margherita a Ponte San Giovanni, un intervento da 184mila euro per la prevenzione del rischio idraulico. A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici e infrastrutture del Comune di Perugia, Otello Numerini, dopo un sopralluogo con i tecnici della Unità operativa Ambiente ed Energia.
Il bacino idrografico del fosso di Santa Margherita si estende a sud dal centro storico di Perugia e raggiunge il Tevere a Ponte San Giovanni. Il tratto oggetto di manutenzione straordinaria si trova nella parte terminale del corso d’acqua nei pressi della confluenza con il fiume, in corrispondenza della zona industriale e commerciale.
La problematica idraulica della zona è stata individuata nella presenza di una fitta vegetazione arborea ed arbustiva cresciuta nell’alveo e dall’esistenza di avvallamenti spondali nel tratto prospiciente via Simonucci e via della Scienza.
Sono quindi stati effettuati interventi per risolvere le criticità riscontrate nell’alveo in due tratti del fosso di proprietà del Comune di Perugia, lungo via Simonucci e vicino alla confluenza con il fiume Tevere. Ciò al fine di assicurare il corretto deflusso delle acque verso valle, garantire la stabilità delle sponde e la qualità ambientale del corso d’acqua.
Si è quindi proceduto con la ripulitura dalla vegetazione che ostacolava il deflusso delle acque, la rimozione dei depositi di materiale e cumuli di piena, il ripristino dei massi caduti dalle scogliere di protezione spondale.
“Questi lavori – ricorda ancora l’assessore Numerini – si sommano a quelli analoghi condotti, sempre in questi primi mesi dell’anno, per il fosso di Casaglia (costo di 21mila euro) e il fosso del Favarone (45mila euro). Subito dopo il nubifragio dell’agosto 2021, siamo intervenuti anche sui due canali di adduzione dell’ex centrale idroelettrica di Ponte Felcino (costo di 310mila euro) e sul fosso di Santa Maria (34mila euro)”.