Il rettore De Cesaris: “Il diritto all’istruzione deve essere universale”

L’Unistrapg è stato il primo Ateneo italiano ad attivare nel 2014 un “corridoio” studentesco per consentire il proseguimento degli studi a rifugiati giunti nel nostro paese


(UNWEB) Perugia Nella giornata mondiale del rifugiato l’Università per Stranieri di Perugia ribadisce il suo pluridecennale impegno per l’accoglienza formativa gratuita a favore di rifugiati di guerra, profughi e vittime di crisi umanitarie. 

La tradizione di pluralità dell’Ateneo e il suo impegno per la promozione della pace hanno infatti dato luogo – a fronte delle recenti crisi umanitarie – allo stanziamento di oltre 140 borse trimestrali gratuite di accoglienza formativa, destinate a profughi afghani ed ucraini.

Sin dal 23 marzo, peraltro, Unistrapg ha approvato iniziative a sostegno della grave crisi ucraina, tra le quali l’avvio di una campagna di raccolta di erogazioni liberali, anch’esse vincolate al finanziamento di borse di studio e di ricerca da destinare a studenti e docenti ucraini (e di altre nazionalità), ai quali, in conseguenza di crisi politiche e militari in atto, sia stata concessa la protezione internazionale, anche temporanea.

Di recente, inoltre, due studentesse afgane sono giunte presso l’Ateneo nell’ambito di un progetto in corso con “Emergenza Sorrisi”, che consentirà loro di studiare gratuitamente nell’ateneo per un anno.

L’ateneo è partner in numerosi network e programmi destinati all’inclusione linguistica e sociale, quali il sub-network sulle Migrazioni di UNIMED (che riunisce le università del Mediterraneo ed è formato da 38 atenei di 16 differenti paesi) e i progetti sorti nell’ambito del Fondo Asilo e Immigrazione FAMI, destinati alla formazione linguistica. Nel Progetto CIC TO CIC, attualmente in corso, ad esempio, è stata data la possibilità di accesso alla formazione anche a profughi ucraini maggiori di 16 anni.
Attraverso il Centro di Valutazione e Certificazione Linguistica Unistrapg ha poi elaborato ed implementato la Certificazione di Conoscenza della Lingua Italiana per Immigrati presenti in Italia e dal 2008 coordina il gruppo di lavoro dell’ALTE denominato LAMI (Language Assesment for MIgrants).
Molti altri sono i progetti cui l’Ateneo ha dato piena collaborazione nei settori dell’inclusione e della formazione in prospettiva sostenibile, aderendo, ad esempio, all’iniziativa CRUI, Ministero dell’Interno e ANDISU rivolta a studenti con protezione internazionale, nell’ambito della quale ha avviato una solida collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio per l'iscrizione di studenti di nazionalità siriana, e di fatto è stato il primo Ateneo italiano a varare nel 2014 un progetto finalizzato all’assegnare di borse di studio per permettere a rifugiati di qualsiasi nazionalità, che avevano dovuto interrompere gli studi universitari al momento dell’espatrio, di completare il proprio percorso formativo presso l’Università per Stranieri di Perugia, con la possibilità di ottenere inoltre la certificazione della conoscenza della lingua italiana.

Degno di menzione, inoltre, il progetto di cooperazione internazionale con MAECI e ADISU che ha consentito a 11 studenti della Garissa University (Kenya) di seguire un corso gratuito di lingua italiana dopo l’attacco terroristico dei miliziani di Al Shabaab a quell’ateneo (2 aprile 2015), i quali sono stati sostenuti finanziariamente dalla Stranieri anche nel completamento dell'intero percorso universitario.

Dal 2020, inoltre, l'Università per Stranieri di Perugia aderisce al Manifesto dell'Università inclusiva, redatto dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, a favore dei giovani titolari di protezione internazionale che intendano proseguire il percorso di studi e ricerca nel Paese di asilo.


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