c.shop7Nasce anche a Perugia, grazie all’iniziativa della fondazione Monnalisa onlus, il charity shop.

(UNWEB) A presentare il progetto, nel corso di una conferenza tenutasi nella sala Rossa di Palazzo dei Priori, sono stati l’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi, Piero Jacomoni, presidente Onlus e gruppo Monnalisa, Lucia Fanfani, coordinatrice generale di Monnalisa, Gabriele Bartolucci, presidente Asd Viva, Francesca Petrini di Cesvol.

Lo shop (uno dei cinque in Italia) è aperto in via Maestà delle Volte n. 8: acquistando nel charity un prodotto Monnalisa, 1/3 del ricavato verrà devoluto all’associazione partner nel territorio, ossia Associazione Viva. Viva è un ente no profit che coinvolge persone vulnerabili fisicamente, mentalmente e socialmente, proponendo loro attività sportive e ricreative.

Grazie ad un’attenta analisi dei fabbisogni territoriali, il progetto si propone l’obiettivo di implementare un modello generativo di partnership per contribuire a colmare gap sociali, ambientali ed economici.

Il progetto viene sostenuto dai volontari che decidono di donare parte del loro tempo per la causa. La fondazione Monnalisa si avvale, inoltre, della collaborazione degli studenti dell’Istituto Giordano Bruno di Perugia.

I capi destinati alla vendita per fini sociali sono realizzati dall’azienda MONNALISA SPA che mette a disposizione della Fondazione Monnalisa Onlus alcuni prodotti delle collezioni precedenti a prezzi “calmierati” per favorire progetti di solidarietà sociale.

La fondazione MonnaLisa ha per oggetto la promozione di comunità responsabili e sostenibili capaci di elaborare e realizzare piani di sviluppo che coniugano perfettamente crescita, sostenibilità, etica, partecipazione, solidarietà e sussidiarietà.

Aprendo l’incontro l’assessore Edi Cicchi ha parlato di una bella iniziativa perché consente di cogliere molteplici opportunità: in primis consente di avere in città un marchio importante di abbigliamento per bambini, contribuendo a riqualificare l’offerta in centro storico pur se in un temporary store. Ma soprattutto il progetto è un virtuoso esempio di economica circolare al cui interno più partners hanno scelto di collaborare per devolvere parte delle somme ricavate dalla vendita dei capi di vestiario in favore di un’associazione, come l’asd Viva, che svolge da anni un’attività importante a vantaggio dei giovani con disabilità. E’ dunque un motivo di merito che questi prodotti non vengano sprecati ma possano diventare utili al bene comune grazie al diretto contributo dei cittadini.

“In questi anni di mandato – ha spiegato l’assessore Cicchi esprimendo un plauso per il ruolo svolto dall’Asd Viva – ho puntano molto sul tema della disabilità perché credo che le persone abbiano diritto di vivere una vita autonoma ed indipendente. Sotto questo ultimo punto di vista credo che l’Umbria e Perugia abbiano compiuto grandi passi in avanti proprio grazie alla valorizzazione dei progetti di vita indipendente che speriamo di poter trasformare al più presto in progetti strutturati”.

Piero Jacomoni, presidente Onlus e gruppo Monnalisa e Lucia Fanfani, coordinatrice generale hanno sottolineato che questa iniziativa ha contribuito a riqualificare aree dei centri storici della città coinvolte dove sono sorti i charity shop. Si è riusciti in sostanza a portare un servizio che aiuta associazioni, come Viva nel caso di Perugia, il cui ruolo è fondamentale per il sostegno dei giovani con disabilità. Ciò che rende ancor più bello il progetto è la profonda collaborazione che si è instaurata tra associazioni, istituzioni e scuole: a Perugia protagonista è la Giordano Bruno i cui studenti hanno lavorato per sviluppare l’iniziativa.

Gabriele Bartolucci, presidente di Viva, ha ricordato che l’associazione nasce per rendere lo sport accessibile a tutti; poi nel tempo le iniziative e le azioni sono state estese a tanti altri campi con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone.

“Sono certo che questo progetto verrà portato avanti con grande entusiasmo dai nostri ragazzi, che saranno presenti all’interno del negozio, perché sono loro la forza ed il motore dell’associazione”.

Ed una delle ragazze protagoniste del progetto, Benedetta Burnelli ha voluto raccontare la sua storia, ricordando di essere entrata da volontaria in Viva con l’obiettivo di aiutare tutti quei ragazzi che hanno disabilità più gravi della sua (è ipovedente).

“Farò sicuramente parte di questo progetto perché credo sia un modo per poter dare ai ragazzi disabili e non la possibilità di confrontarsi col mondo del lavoro, non facile per coloro che hanno delle difficoltà. Ritengo che sia fondamentale lavorare affinché tutti nella vita abbiano la possibilità di scegliere”.

Infine la Dott.ssa Francesca Petrini Referente Cesvol Perugia Centro ha spiegato che il centro, su invito di MonnaLisa e Viva, ha deciso con entusiasmo di collaborare ritenendo che queste iniziative debbano essere sostenute con forza per il valore che hanno.

Dopo la conferenza tutto il gruppo di è spostato in via Maestà delle Volte per il taglio del nastro.

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