A trent'anni dalla strage di Via D'Amelio, Deruta ricorda e rende omaggio al magistrato Paolo Borsellino, con riconoscenza: questa mattina, deposto un mazzo di fiori, il 24 luglio, un concerto in sua memoria
Deruta accoglie l'iniziativa lanciata dalle nipoti di Rita Borsellino, per ricevere testimonianze
"La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità". (Paolo Borsellino)
(UNWEB) Deruta. Con un mazzo di fiori deposto questa mattina dal sindaco Michele Toniaccini, anche il Comune di Deruta e tutta la comunità derutese hanno reso omaggio alla memoria del giudice Borsellino, nel trentennale dalla strage di Via D'Amelio.
L'iniziativa è avvenuta presso i Giardini Falcone Borsellino dove, da tempo, è stata istituita una targa ricordo in loro onore.
Erano presenti, oltre al sindaco, anche gli assessori Francesca Marchini, Giacomo Marinacci e Piero Montagnoli che ha coordinato l'iniziativa, alcuni consiglieri comunali, per l'Arma dei Carabinieri, il maresciallo De Rosa, la Polizia Locale, e rappresentanti dell'associazione La Rosa dell'Umbria.
"Deruta non dimentica il coraggio, il senso dello Stato e anche la solitudine di Paolo Borsellino e, con lui, di Giovanni Falcone e dei tanti magistrati uccisi dalla mafia. Non dimentica e – ha concluso - vuole che le giovani generazioni sappiano chi sono e cosa hanno rappresentato per il nostro Paese".
Con una seconda parte di celebrazioni, Deruta ricorderà la grande figura del magistrato: domenica 24 luglio alle ore 21.00 presso il Chiostro del Museo si terrà il concerto di Giulio Castrica e del "Guitar Tifernum ensemble" di Città di Castello, a cura dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Deruta con la collaborazione dell'Associazione "La Casa degli Artisti di Perugia".
Il Comune di Deruta, inoltre, accoglie l'iniziativa lanciata dalle nipoti di Rita Borsellino, sorella di Paolo, attraverso un questionario che resterà anonimo per raccogliere ricordi sul '92, su mafia e antimafia. "Pur non avendo, ovviamente, testimonianze dirette – affermano sindaco e assessore – possiamo comunque inviare pensieri e ricordi su quei tragici momenti".