Palazzo GallengaChe succede alla Stranieri? Un’istituzione secolare alla ricerca del prestigio perduto.

(ASI) È da tempo che la prestigiosa Università per Stranieri di Perugia ha perso il primato di essere l’ateneo più importante d’Italia e il punto di riferimento per tutti gli studenti e studiosi della lingua italiana nel mondo.

Quella che doveva diventare l’Atene d’Italia ed un faro della cultura italiana, oggi, sembra essersi trasformata nel ‘parente povero’ della vicina ’Università di Siena’.

In pratica, quell’antico centro della conoscenza, dove insegnavano illustri professori ed era una meta molto ambita a livello internazionale da intellettuali e studenti, ha perso lo scettro della regina delle Università. Infatti, un tempo, in questo importante ateneo hanno studiato ed imparato la lingua e cultura italiana: politici, artisti, registi, attori, sportivi, diplomatici di fama mondiale.*

Invece, ora, a farci scoprire un’altra dura realtà è anche il riscontro che emerge da un’indagine fatta alcuni mesi fa dal quotidiano ‘La Repubblica**’ che, purtroppo, relega l’ateneo perugino nelle ultime posizioni. Ci si domanda: ma le cose stanno davvero così? Ma anche: se fosse vero, quali sono le cause che hanno determinato questa situazione? Perché quel luogo del sapere che rappresentava un fiore all’occhiello per la città e l’orgoglioso vanto della identità perugina, attualmente non lo sia più. Diversi, gli errori, le problematiche e le cause che, nel tempo, hanno determinato questa, poco esaltante, deriva.

Inoltre, ultimamente ci ha lascati non poco perplessi la recente decisione dell’università perugina di interrompere improvvisamente i corsi di letteratura, arte della parola e storia del cinema.

Corsi che, invece, ci risulta, erano molto graditi, apprezzati e seguiti dagli studenti. Allora, caro Rettore: a chi giova questa scelta? Non certo agli studenti e nemmeno a quei professori che con la loro alta professionalità avevano contribuito a dare lustro e prestigio all’Università degli Stranieri di Perugia.

Vogliamo, infine, ricordare che questa istituzione della cultura italiana ha origine nel 1921, quando l'avvocato perugino Astorre Lupattelli istituì dei corsi di "Alta cultura" per studenti stranieri con lo scopo di diffondere all'estero la conoscenza dell'Italia, di illustrarne la storia, le istituzioni, le bellezze artistiche.

Nel 1925, il Regio Decreto n. 1965 del 29 ottobre sancì ufficialmente la nascita della "Regia università italiana per stranieri". Il motto dell'ateneo, Antiquam exquirite matrem (ricercate l'antica madre), si riferisce ad un passo dell'Eneide, ovvero al responso dato da Apollo ad Enea, il quale aveva fatto supplice richiesta al dio di indicargli dove dirigere la propria rotta. Per cui, facendo proprio questo motto delle origini occorre ritrovare la rotta per riportare in auge la notorietà dell’Università degli Stranieri di Perugia. Per questo crediamo che il Rettore Valerio De Cesaris, insediatosi nel 2021, farà del tutto per far tornare l’ateneo perugino protagonista. Così come auspichiamo un interessamento anche del Sindaco. Infatti la storia ci ricorda che l’Università degli Stranieri di Perugia è uno inestimabile patrimonio culturale della comunità perugina che va sostenuto.

Quindi, comprendere e correggere gli errori fatti, oltre ad essere una saggia, quanto necessaria, decisione, è il primo passo per far tornare di nuovo l’università perugina ad essere il punto di riferimento nel mondo per tutte le persone che vogliono imparare la lingua e la cultura italiana.

Ettore Bertolini – Agenzia Stampa Italia

 

* https://amp.perugiatoday.it/attualita/universita-per-stranieri-tutti-i-vip-iscritti-corsi-di-italiano.html

**https://www.repubblica.it/cronaca/2022/04/14/news/anvur_la_ricerca-345392655/

 

 


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