(ASI) La Legge 30 marzo 2004 n. 92 ha istituito la Giorno del ricordo ed ha stabilito che il il 10 febbraio di ogni anno si celebri in maniera solenne questa ricorrenza.
Lo scopo è conservare e rinnovare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale».
Una pulizia etnica che ha portato all' esodo di 300.000 italiani, costretti ad abbandonare le proprie terre natie.
Gli efferati crimini commessi dai partigiani titini sono disumani. Per questo non possono e non devono essere dimenticati, e, chi cerca di negarli, o, trovare assurde giustificazioni, diventa automaticamente complice di quei crudeli delitti.
Oggi, in tutta Italia CasaPound è mobilitata per celebrare il Giorno del Ricordo. Abbiamo seguito il corteo di Perugia: "Noi non dimentichiamo i Martiri delle Foibe". Il responsabile di Perugia Antonio Ribecco ha rammentato che tra il 1943 al 1945 circa 10.000 italiani furono barbaramente massacrati, torturati e gettati vivi nelle foibe dai partigiani di Tito. Oggi, come ieri, CasaPound ha voluto onorare e ricordare il sacrificio di tutti gli italiani che hanno subito quella immane tragedia". La mattinata era iniziata con la deposizione nel parco Martiri delle Foibe a Perugia di una corona, posta da una nutrito gruppo di militanti. Poi, la giornata è continuata nel pomeriggio con il corteo, dove oltre 200 persone, in rappresentanza di più generazioni, hanno ordinatamente sfilato dalla sede dell'Elce lungo via Annibale Vecchi, piazza dell'Università, via Fabretti per arrivare a piazza Grimana davanti all'Arco Etrusco e posizionarsi di fronte all'Università degli Stranieri. Apriva il corteo l'ottantaquatreenne Lando Frattegiani, figura storica dell'ambiente nazionale e popolare locale, che fierezza teneva la bandiera italiana. Un tamburo scandiva la marcia e le torce accese scaldavano i cuori dei partecipanti e creavano lungo tutto il percorso un'atmosfera suggestiva, carica di commozione. Infine, si è vissuto l'emozionante rito del ricordo delle vittime, un ricordo che è sempre vivo negli italiani che amano la Patria e vogliono, con la loro presenza, onorare tutte le vittime delle Foibe e quei 300.000 mila italiani che hanno dovuto forzatamente abbandonate la terra natia. Tutto si è svolto pacificamente. Per comprendere fino in fondo i valori e le profonde ragioni di questa iniziativa politica abbiamo intervistato il responsabile di CasaPound Perugia Antonio Ribecco e Carlo Giulietti che rappresenta un punto di riferimento e la memoria storica dell'ambiente non omologato al sistema.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia