La pedagogista fondò il Centro Studi Pedagogici presso l’Ateneo di cui fu rettore Aldo Capitini per il suo orizzonte internazionale, la sua dimensione cosmopolita, la sua missione d’inclusività e di pace
(UNWEB) Perugia, Nel settembre 2019, le celebrazioni dei 70 anni dalla fondazione da parte di Maria Montessori del Centro Studi Pedagogici presso l’Università per Stranieri di Perugia hanno costituito un momento di importante riflessione sul ruolo che la pedagogista tre volte candidata al Nobel per la Pace ha avuto nel capoluogo umbro: tutti gli organismi educativi e istituzionali della città, insieme alle massime rappresentanze mondiali del mondo montessoriano (Opera Nazionale Montessori, AMI – Association Montessori Internationale – AMS – America Montessori Society), decisero allora di valorizzare l’esperienza scientifica e pedagogica che Maria Montessori scelse di fare a Perugia, luogo ove il portato rivoluzionario del suo metodo educativo aveva avuto sviluppo.
Da allora molti passi importanti sono stati fatti in quella direzione, e il più importante di essi è stato senz’altro la (ri)costituzione – un anno fa - del Centro Internazionale di Studi Pedagogici Maria Montessori da parte della Scuola Santa Croce e dell’Università per Stranieri di Perugia, quale ambito ove formare gli insegnanti montessoriani di tutto il mondo, supportandone in questo modo la missione educativa.
Ed ecco che oggi, dopo il primo evento svoltosi in occasione della ricostituzione del Centro - nell’ottobre scorso -: “Maria Montessori in Umbria: from deep roots to new growth” -, cui parteciparono oltre 200 tra studiosi e insegnati, prende avvio alla Stranieri il Meeting Internazionale dell’A.M.I. (Association Montessori International): “From Origins to Potential”, in cui per cinque giornate gli insegnanti montessoriani di tutto il mondo si confronteranno sul mandato scientifico pedagogico della scienziata di Chiaravalle e sulla sua attualizzazione.
Il prorettore Rolando Marini, aprendo stamane i lavori del meeting, ha evidenziato come: “Gli insegnanti presenti oggi provengono da tutto il mondo e sono l'espressione viva e impegnata della filosofia pedagogica di Maria Montessori, che volle far partire dalla nostra Università la sua missione di divulgazione. Perugia, come recita il titolo del convegno, rappresenta infatti le origini e le potenzialità del progetto Montessoriano – ha proseguito Marini - ; l'Università per Stranieri promuove fortemente questa idea, insieme con l'Associazione Internazionale Montessori, attraverso progetti scientifici con le entità che testimoniano fattivamente l'impegno montessoriano. Non a caso - ha concluso il pro rettore - dallo scorso anno abbiamo voluto inserire la figura di Maria Montessori anche nei nostri corsi di alta cultura e di lingua italiana per stranieri, coscienti dell’importanza di cui gode nel mondo il suo portato scientifico”.
Aproposito dell’importanza fondante di Perugia per il metodo motessoriano, Matteo Ferroni, collaboratore del Distretto Montessori Perugia per l’internazionalizzazione, ricorda come: <<presso l’Istituto Santa Croce sia sto creato il primo “Teatro scientifico della pedagogia” al mondo, progettato da Maria Montessori nel 1950, quando diresse il Centro Studi pedagogici presso l’Università per Stranieri di Perugia. La scienziata scelse infatti il Santa Croce per svolgere le osservazioni sull’attività dei bambini e concepì quindi un’aula con una balconata dalla quale le insegnanti possono osservare il lavoro dei bambini senza disturbarne lo svolgimento né le dinamiche. Questo luogo, che è un vero e proprio monumento sicentifico, è ancora in buone condizioni ed in esso continua ancora oggi la sperimentazione sui bambini da due a sei anni>>.
“Non vi può essere luogo più vocato di Perugia per l’incontro internazionale montessoriano, poiché esso ha un valore storico e simbolico fortissimo – ha detto stamane alla platea dei convegnisti Lynne Lawrence, direttore generale dell’Associazione Internazionale Montessori. <<In questi cinque giorni – ha proseguito la studiosa al vertice dell’organismo internazionale montessoriano – si darà vita qui ad un vero e proprio laboratorio di idee e sperimentazioni, in cui gli insegnati saranno impegnati al fine di perfezionare e aggiornare le direttrici educative per tutte le fasce d’età studiate, nei luoghi e con gli ‘strumenti originali’ di Maria Montessori “.
Nella giornata di venerdì è previsto anche l’intervento del Rettore Dell’Ateneo, Valerio De Cesaris, che approfondirà in chiave storiografica la figura della celebre educatrice.