"L'Ateneo è lieto di mettere a disposizione della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Perugia le sue migliori competenze per la redazione del Bilancio Sociale - ha dichiarato il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero -. Si tratta di un documento di fondamentale importanza nella crescita della fiducia verso le istituzioni, che offre al pubblico una preziosa fotografia dei valori, dei princìpi, delle missioni e delle scelte strategiche effettuate dalla Procura in relazione ai risultati raggiunti dall'azione sul territorio degli Uffici Giudiziari. Un atto di trasparenza e la dimostrazione di un impegno costante al rapporto con la società, intesa come parte attiva delle attività poste in essere, a partire dalla rendicontazione puntuale sull'utilizzo delle risorse fino ad arrivare alla raccolta di suggerimenti utili da parte di chiunque voglia rendersi partecipe del miglioramento dei processi".
"Il bilancio sociale della Procura Generale – ha sottolineato il Dott. Sergio Sottani - costituisce un atto che rende trasparente l'attività dell'ufficio giudiziario, illustrando qual è la missione e i rapporti sul territorio della Procura Generale. Costituisce anche un'occasione di lettura 'esterna' dell'ufficio, in quanto realizzata dall'Università degli Studi di Perugia, cioè da soggetti che non fanno parte dell'amministrazione. Grazie al Bilancio sociale si offre l'occasione per vedere quali sono le spese sostenute sia dalla Procura Generale che dagli uffici delle Procure del distretto, rispetto alle quali la Procura Generale è anche delegato di spesa. È stato possibile notare, fra l'altro, come sono cambiate le spese durante la pandemia, con un aumento delle spese sanitarie, basti pensare, ad esempio, alle spese per mascherine o per agenti igienizzanti, così come sono diminuite, invece, rispetto ai tre anni precedenti, le spese per autovetture. Gli ulteriori dati che ritengo interessanti – ha concluso il Dott. Sottani – sono la diminuzione delle spese per la carta e i toner, segno di una crescita nella digitalizzazione degli uffici giudiziari e la diminuzione delle spese le intercettazioni telefoniche, verosimilmente a seguito della diminuzione nell'impiego di tale strumento, anche a seguito della riforma del 2017 che ne ha reso l'uso nelle indagini molto più attento ai profili di garanzia".
"La redazione e pubblicazione del bilancio sociale è stato spesso un esercizio di stile nel settore pubblico, ma non solo, presto abbandonato da molte organizzazioni che vi si sono cimentate – ha aggiunto il Prof. Luca Bartocci, Ordinario di Economia Aziendale -. Credo che sia molto significativo che un'istituzione come la Procura Generale presso la Corte di Appello di Perugia abbia deciso di riavviare, a distanza della prima sperimentazione del 2014, un percorso di rendicontazione sociale e lo abbia voluto concepire come un'occasione di trasparenza e dialogo con i propri stakeholder, ma anche come un'occasione di crescita nell''autoconsapevolezza' dell'organizzazione interna. Tale 'ripartenza' nasce dalla collaborazione con la nostra Università e rappresenta un importante esempio di reciproco scambio di competenze e conoscenze tra istituzioni diverse. Personalmente, come punto di riferimento del progetto dal lato Università, sento il dovere di ringraziare tutte le persone che vi hanno contribuito. Mi sia consentito, in tal senso, citare particolarmente, la Prof.ssa Francesca Picciaia, il Prof. Carlo Fiorio e il Dott. Daniele Mariani per il loro prezioso lavoro".
Ha concluso la mattinata la Dott.ssa Luisa Lucia Marsella: "Si tratta di un documento redatto dopo sette anni l'uscita del primo bilancio sociale, risalente al 2014 – ha spiegato la Dirigente Amministrativa della Procura Generale di Perugia -. Con esso si intende rendere partecipi tutti, non solo i nostri stakeholder tradizionali, ma anche i cittadini, rispetto all'operato dell'ufficio giudiziario e, in particolare, rispetto a come vengono impiegate le risorse strumentali e umane. Ciò nell'ottica di porre in essere una trasparenza che porti a 'alla luce' come si lavora in un ufficio giudiziario al fine ultimo di soddisfare nel migliore dei modi i cittadini utenti".
La collaborazione fra l'Ateneo perugino e la Procura della Corte d'Appello di Perugia si colloca nell'ambito dell'accordo sottoscritto lo scorso ottobre che prevede la realizzazione di attività congiunte in ambiti di comune interesse con riferimento a formazione e informazione, sviluppo di progetti condivisi, collaborazioni scientifiche e organizzazione di eventi.
Fra gli obiettivi previsti, anche la redazione del bilancio di responsabilità sociale della Procura perugina, ovvero lo strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte. L'intesa consente, inoltre, a studentesse e studenti dell'Università degli Studi di Perugia, di svolgere attività di stage e tirocinio presso la Procura della Corte d'Appello del capoluogo.