Per il quarto anno consecutivo sono stati selezionati i migliori lavori magistrali sui temi dell'Ingegneria Informatica e delle Tecnologie digitali
(UNWEB) Perugia. Si è tenuta oggi, nella Sala Dessau di Palazzo Murena, sede centrale dell'Università degli Studi di Perugia, alla presenza del Pro Rettore Vicario Prof. Fausto Elisei e dell'Amministratore Delegato di Pegaso 2000, Dott. Franco Cicogna, la cerimonia di premiazione della quarta edizione dei premi di laurea "Pegaso 2000".
Ad aggiudicarsi i riconoscimenti, tre laureati magistrali che hanno presentato i più brillanti e innovativi lavori legati ai temi dell'Ingegneria Informatica e delle tecnologie digitali, promuovendo la cultura dei sistemi informatici e delle scienze tecnologiche.
"Siamo giunti alla quarta edizione dell'iniziativa congiunta tra Università degli Studi di Perugia e l'azienda Pegaso 2000 – ha sottolineato il Pro Rettore Vicario, Prof. Fausto Elisei – che ringraziamo per il prezioso supporto nel valorizzare i risultati della formazione del nostro Ateneo. Una formazione in ambito informatico che necessita di un costante collegamento con le esigenze del mondo del lavoro e in particolare dell'Information & Communication Technology. L'Università continuerà a impegnarsi con l'obiettivo di formare sempre più professionisti altamente qualificati, anche mediante corsi di laurea e percorsi dedicati – ha aggiunto il Pro Rettore Vicario – che siano sempre più legati alle effettive esigenze del mondo del lavoro, con cui occorre intrattenere un rapporto stretto, periodico e cadenzato a livello territoriale, nazionale e internazionale". Il Prof. Elisei ha inoltre ricordato ai presenti l'attivazione del nuovo corso di laurea triennale professionalizzante di primo livello in Programmazione e gestione sistemi informatici, del quale è coordinatore il Prof. Osvaldo Gervasi, componente della commissione giudicatrice del premio "Pegaso 2000".
I premiati
Il primo premio è stato assegnato a Francesco Figliulo per una tesi che ha portato alla realizzazione di un micro-servizio di predizione medica ospitato all'interno di un'infrastruttura cloud. L'idea non è quella di sostituire le valutazioni di un medico professionista, ma di lasciargli uno strumento aggiuntivo per ridurre al minimo errori dovuti al sovraccarico delle strutture sanitarie. La tesi ha sviluppato un modello di intelligenza artificiale per la predizione del rischio clinico e un'architettura in grado di ospitare il modello stesso durante tutto il lungo ciclo di vita di un software. Inoltre, sono stati sviluppati dei sistemi di rilevamento del deterioramento del modello per individuare un eventuale peggioramento delle prestazioni e imparare nuovamente a fare le predizioni sulla base dei nuovi dati raccolti.
La tesi elaborata da Chiara Castellani, vincitrice del secondo premio, ha approcciato la tematica delle azioni che è in grado di compiere un braccio robotico equipaggiato con una mano robotica. In particolare, il lavoro ha indagato l'attività di riconoscimento e presa di un oggetto. I risultati ottenuti hanno consentito l'esecuzione di una manovra sicura, efficace e sufficientemente generalizzabile da permettere al robot di riconoscere e afferrare un'ampia varietà di oggetti, anche mai visti prima. Ciò apre la strada a possibili sviluppi futuri che potranno consentire un inserimento in un ambiente più elaborato nel quale il robot collabora attivamente, per esempio, con persone con difficoltà motorie per offrire loro un aiuto concreto.
Fabrizio Meniconi ha ottenuto il terzo premio con un progetto di tesi che aveva come obiettivo la realizzazione di un algoritmo di linearizzazione di Pattern Formation applicato al modello SILBOT. La realizzazione però non è stata possibile ed è quindi stato necessario creare l'algoritmo Gravity, che fa riversare le particelle verso la traversa orizzontale occupata dalle entità della configurazione iniziale, più in basso nel reticolo, chiamata floor, linearizzandole lungo di essa. Sono emerse le seguenti conclusioni: se la configurazione non è finale esiste sempre una particella che può espandersi o contrarsi; il movimento della configurazione del reticolo è limitato in tutte le direzioni; è impossibile ricreare la medesima configurazione negli stessi stati più di due volte.
Dichiarazione del Dott. Franco Cicogna
"Per il quarto anno consecutivo riconosciamo il valore dell'innovazione tecnologica che i giovani del nostro territorio sono in grado di sviluppare, un elemento imprescindibile per il futuro delle aziende che l'Università sostiene e supporta con i suoi corsi e docenti - ha commentato il CEO di Pegaso 2000 Franco Cicogna -. Leggendo i titoli delle tesi dei vincitori si capisce come i lavori siano assolutamente ispirati dai progressi che segneranno i prossimi anni a livello mondiale, come robotica e intelligenza artificiale. La gioia di premiare questi ragazzi resta sempre, per il sottoscritto e per noi di Pegaso 2000, un grandissimo privilegio".
La Commissione era composta dal Prof. Giuseppe Liotta, dalla Prof.ssa Carla Binucci e dal Prof. Osvaldo Gervasi per l'Università, dalla Dott.ssa Tiziana Venturi e dal Dott. Riccardo Dentini per Pegaso 2000.
Le immagini video della cerimonia, con le interviste al Pro Rettore Vicario Fausto Elisei e all'AD di Pegaso 2000 Franco Cicogna, sono disponibili sul sito istituzionale della Società e presso Promovideo.