passerella1 1(UNWEB) Perugia. Era il 21 luglio del 2023 quando fu inaugurato dal sindaco Romizi e dall’assessore ai Lavori pubblici Otello Numerini il secondo lotto (Ponte San Giovanni-Collestrada) della nuova pista ciclopedonale che collega, lungo il corso del fiume Tevere, le località ricomprese tra l’abitato di Villa Pitignano e Ponte San Giovanni.

Oggi con l’inaugurazione della passerella ciclopedonale sopra il fiume Tevere, il contesto di viabilità ciclopedonale che collega tutte le frazioni che si estendono, lungo il Tevere, tra Ponte Pattoli e Ponte San Giovanni, per una lunghezza complessiva di circa 15 km, è completato.

Presenti all’inaugurazione il sindaco Andrea Romizi, l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini, l’assessore all’Urbanistica Margherita Scoccia, l’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi, i dirigenti Area Governo del territorio e Smart City Gabriele De Micheli, il dirigente all’ambiente, Vincenzo Tintori, il dirigente Segreteria Organi Istituzionali -Comunicazione Emilio Buchicchio, il consigliere comunale Gino Puletti.

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L’opera illustrata dal Rup, dirigente Area Governo del territorio e Smart city, Ing Gabriele De Micheli e dal direttore dei lavori Ing. Paolo Anderlini è stata finanziata per euro 1 milione 390 mila dalla Regione Umbria nell’ambito del POR FESR 2014-2020 – Azione 5.1.1 relativa agli “Interventi per la tutela e valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo” e nell’ambito della Legge 145/2018, articolo 1 commi da 134 a 138 “Contributi per investimenti a carattere pluriennale a favore della Regione – Piano degli interventi “Messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, nonché per interventi sulla viabilità e sui trasporti anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale”.

A tale somma si aggiunge un altro milione finanziato con fondi Por-Fesr, (Unione Europea 50%), in parte allo Stato (35%) ed in parte alla Regione Umbria (15%) per la realizzazione delle piste ciclopedonali di Ponte San Giovanni (dal Ponte di legno a via Stephenson), il secondo dal canile di Collestrada a Ponte Valleceppi a cui si aggiunge anche il lotto Ponte Felcino-Villa Pitignano.

Lo schema di rete di mobilità ecologica di interesse regionale (approvato con DGR 1558 del 16/12/2011) contempla 28,3 km di percorsi nel solo ambito del Parco Fluviale del Tevere nel Comune di Perugia, da Ascagnano a Ponte San Giovanni.

Nello schema di rete viene evidenziata la necessità di ottimizzare i tracciati esistenti e realizzare collegamenti atti a definire una pista dedicata al solo transito di pedoni e ciclisti.

L’obiettivo finale è quello di rendere fruibile un sistema di offerta di accessibilità e di mobilità basate su itinerari integrativi e, in certi casi come per questa opera, alternativi alla rete stradale.

La passerella ciclopedonale di Ponte Felcino è in linea con queste previsioni perché congiunge i percorsi a monte e a valle del paese e offre un collegamento sicuro, alternativo alla strada, tra la zona più densamente abitata di Ponte Felcino e le scuole, la palestra, il CVA, gli uffici comunali e il Bosco Didattico che a sua volta sarà oggetto di interventi di rigenerazione urbana e vedrà potenziata la sua vocazione di centro di studio e formazione sulla biodiversità.

L’intervento ha rispettato i vincoli ambientali presenti nelle aree: corsi d’acqua, aree di salvaguardia paesaggistica, area di studio NTA del PTCP, rete ecologica, sito di interesse comunitario e/o oasi di protezione faunistica, piano di assetto idrogeologico PAI.

Sono state appositamente eseguite indagini geologiche e sismiche localizzate in corrispondenza dei punti di appoggio fondale della nuova struttura.

Considerato il rischio idrogeologico sono state realizzate le pile al di fuori dell’alveo.

Come intervento futuro, l’ufficio comunale del verde pubblico ha già progettato un nuovo bosco planiziale su un’area di oltre 7.000mq in sponda sinistra che potrà costituire un’estensione del Bosco Didattico verso la zona urbanizzata.

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L’OPERA

L’opera eseguita è una passerella ciclo-pedonale sul Fiume Tevere, in loc. Ponte Felcino, con sbarchi in dx idrografica nell’area terminale del “Bosco Didattico” e in sx idrografica nell’area di sedime sottostante l’abitato recente della frazione stessa. La funzione che la passerella svolgerà è quella di collegamento a cerniera tra il tracciato del percorso ciclabile che proviene dalla loc. Villa Pitignano (in dx) e tra il tracciato (in sx) che va in direzione di Ponte Valleceppi / Ponte San Giovanni. Oltre a ciò consentirà di raggiungere anche il vicino plesso scolastico.

L’opera è stata concepita come un ponte in acciaio, con due pile e due spalle poste sulle sponde del fiume, pressoché piane ad una medesima quota. Il manufatto è a tre campate, con pile e spalle fuori alveo.

Le pile e le spalle sono in calcestruzzo armato con platea di fondazione su pali.

Il tipo strutturale dell’impalcato prende spunto dallo storico ponte in muratura ed è “a stampella”, con bracci a V che si intestano sulle due pile; l’interasse tra esse è pari a metri 60,0, la lunghezza complessiva in orizzontale dell’opera metri 94,0. La sezione corrente della passerella è di metri 4,00, inclusi i parapetti di bordo.

Le due travate principali di sostegno, in acciaio corten saldato, a doppio T composto, sono state progettate con debole curvatura, raggio sul piano verticale circa metri 500, in modo da rendere armoniosa la conformazione dell’opera, di per sé snella e simmetrica rispetto alle sponde, con asse inclinato di circa 15° rispetto al tracciato del fiume.

Il piano della passerella è su soletta in calcestruzzo cementizio armato collaborante, gettata in opera su lastre – anch’esse in acciaio tipo corten – irrigidite da tralicci metallici.

La soletta è stata connessa alle ali delle due travi di bordo mediante connettori in acciaio e cordoli di altezza centimetri 25. La superficie esterna del calcestruzzo è stata poi protetta da una pastina al quarzo pigmentata.

Tutte le strutture secondarie, trasversi e controventi in acciaio corten, hanno trovato collocazione al di sotto dell’impalcato.

I parapetti sono stati realizzati con montanti piatti e correnti tubolari, in acciaio zincato a caldo, di altezza utile pari a metri 1,45 circa dal piano passerella.

Gli apparecchi di appoggio sono del tipo in gomma armata.

Il carico di progetto è di 500 kg/mq, ma la passerella potrà essere utilizzata, in caso di emergenza, anche da automezzi con carico massimo per asse pari a 6 tonnellate e ridotta velocità.

In ragione del livello di piena del Fiume Tevere atteso con periodo di ritorno di duecento anni e del franco idraulico di metri 1,5 dal livello di piena con tempo di ritorno 200 anni, l’altezza è metri 4,5÷5,0. superiore alla quota del terreno naturale. La passerella è dotata, sulle sponde, di due rampe in terra.

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IL PONTE

Geometria

Impalcato ad asse longitudinale di lunghezza 94 m circa e larghezza 4m, con profilo ad arco avente raggio di curvatura pari a 500 m. Parapetti altezza utile 1,45 m dal piano passerella.

Altezza di circa 5 m superiore alla quota del terreno naturale in corrispondenza delle sponde. Al fine di valutare la luce del ponte sono state considerate le portate di colmo per tempi di ritorno di 200 anni e del franco idraulico prescritto di 1,5 m.

Rampe di lunghezza pari a circa 80 m e larghezza 5 m con tratti inclinati e tratti piani conformi alla normativa vigente per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Struttura

Impalcato costituito da due travi principali, con sezione a doppia ala composta, di altezza complessiva pari a 1 m, poste ad interasse 3,60 m: le due travi sono collegate tra loro con trasversi IPE220, sui quali è disposta una ulteriore trave longitudinale secondaria, sempre realizzata con IPE220. Il piano di impalcato è realizzato con solaio-soletta in c.a. (alleggerito con blocchi di polistirolo), gettata su predalles costituite da lastre in acciaio irrigidite con tralicci di armatura orditi in direzione trasversale all’impalcato. La soletta è prolungata al di sopra delle ali delle due travi di bordo e resa solidale a queste mediante connettori in acciaio.

La struttura dell’impalcato è sostenuta attraverso due stampelle a “V”, simmetriche poste con asse ai terzi dell’impalcato medesimo, pile e spalle sono poste sulle sponde fuori alveo.

Il carico massimo è di 500 kg/mq – 6 ton/asse.

Materiali

Ponte costruito con struttura mista, in calcestruzzo armato per le spalle e le pile, oltre alle fondazioni su pali; in acciaio COR-TEN (*) per l’impalcato e stampelle; solaio-soletta in c.a. (alleggerito con blocchi di polistirolo), predalles in corten; parapetti in acciaio zincato a caldo, con montanti piatti e correnti tubolari.

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DICHIARAZIONI

Il sindaco Andrea Romizi ha evidenziato che “la passerella ciclopedonale sul fiume Tevere che oggi abbiamo presentato è un’opera molto attesa dalla comunità.

Un’opera di connessione, di congiunzione, di collegamento sicuro, alternativo alla strada, tra la zona più densamente abitata di Ponte Felcino e le scuole, la palestra, il CVA, gli uffici comunali e il Bosco Didattico, anche quest’ultimo oggetto di importantissimi interventi di rigenerazione urbana che permetteranno un potenziamento delle relative funzioni.

Le operazioni che si stanno compiendo in questi luoghi, sfruttando e intercettando tutte le occasioni che i fondi PNRR e altre fonti di finanziamento ci hanno offerto, sono di indiscusso valore. Interventi volti a recuperare e rafforzare il legame che abbiamo con il nostro fiume, nostro grande patrimonio identitario, e gli stessi centri abitati coinvolti che si inseriscono così in una nuova visione, in una prospettiva inedita che li valorizza e li accresce”.

Per l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini “le piste ciclopedonali che abbiamo progettato e realizzato lungo il fiume Tevere offrono un’affascinante opportunità per esplorare la bellezza naturale e culturale delle terre che si snodano lungo le rive di questo fiume iconico. Queste strade panoramiche che hanno unito, oltre i soliti percorsi stradali, i quartieri dei ponti, offriranno a residenti e turisti la possibilità di immergersi in un viaggio che fonde paesaggi mozzafiato con la sua storia millenaria.

La passerella ciclopedonale, tassello finale di una visione “Green” che abbiamo voluto come giunta in questi anni e che attraversa il fiume Tevere offrirà un’esperienza unica e indimenticabile per tutti coloro che decidono di attraversarla. Coniugando natura, storia e benessere, le piste ciclopedonali e la passerella permetteranno di scoprire il fascino senza tempo della nostra Perugia e lasciandosi incantare dalla sua bellezza senza tempo”.

Enrico Melasecche assessore regionale alle Infrastrutture ha sostenuto che “la coralità tra maestranze, cittadini e uffici porta a questi risultati. Ci sono opere che danno una grande soddisfazione, e questa opera è una di quelle”.


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